Esami per la menopausa: quali fare, quando e perché sono fondamentali 

Entrare in menopausa è un momento che può portare con sé tanti dubbi. 

I cambiamenti fisici e ormonali spesso non sono facili da interpretare, e riconoscere se si tratta davvero di menopausa non è sempre immediato. 

Gli esami diventano uno strumento fondamentale: aiutano a capire da dove arrivano certi sintomi, forniscono una diagnosi precisa e permettono di personalizzare un piano di gestione su misura.

Per questo gli esami specifici sono indispensabili: il dosaggio di ormoni come FSH, LH, estradiolo e ormone antimulleriano (AMH) aiuta a identificare l’esatta fase della menopausa e a escludere altre cause.

Avere un quadro chiaro dei propri ormoni significa anche poter affrontare con serenità sintomi fastidiosi senza timore di ignorare problemi diversi. 

Una diagnosi precisa evita il rischio di sottovalutare malattie che potrebbero richiedere terapie dedicate. 

Approfondire i sintomi tipici con indicazioni puntuali può essere utile per chi desidera maggiori dettagli: la pagina sui sintomi della menopausa offre un utile riferimento pratico.

Quando è consigliato sottoporsi agli esami per la menopausa

Non esiste un’unica regola: ogni donna è diversa, ma ci sono segnali chiave che meritano attenzione. Se il ciclo mestruale salta senza motivo, dura meno o diventa irregolare per più di sei mesi, è il momento ideale per parlarne con il medico

Anche sintomi come vampate, sudorazioni notturne, stanchezza immotivata o dolori articolari possono suggerire l’inizio della menopausa e la necessità di test mirati.

Gli esami per la menopausa sono particolarmente raccomandati:

  • Dopo i 45 anni, specie in presenza di sintomi sospetti.
  • In caso di familiarità con menopausa precoce o malattie ormonali.
  • Quando il ciclo scompare improvvisamente o presenta forti variazioni.

Richiedere gli esami per la menopausa non solo permette di confermare il cambiamento ormonale ma anche di prevenire rischi come l’osteoporosi, problemi metabolici o cardiovascolari

Un controllo completo offre lo spazio per personalizzare eventuali terapie, correggere l’alimentazione e adottare scelte preventive che faranno sentire ogni donna più padrona della propria salute. 

Di più sull’importanza dell’età e della personalizzazione degli interventi si trova nella panoramica sull’età della menopausa.

Quali esami vengono utilizzati per la diagnosi della menopausa

Arrivare a una vera diagnosi di menopausa richiede uno sguardo attento sia agli esami ormonali che alla salute generale.

È facile confondere i segnali di questa fase con quelli di altri disturbi, per questo i test giusti fanno davvero la differenza.

Qui scopriamo quali sono gli esami per la menopausa utilizzati per riconoscere con precisione questo momento nella vita di ogni donna.

Esami ormonali: FSH, LH, estrogeni e progesterone

Gli esami ormonali sono il cuore della diagnosi di menopausa. Analizzare questi valori permette di capire cosa succede nell’organismo e come stanno cambiando gli equilibri interni.

  • FSH (ormone follicolo-stimolante): quando le ovaie riducono la produzione di estrogeni, l’FSH aumenta per compensazione. Un valore elevato di FSH, soprattutto se accompagnato da assenza di mestruazioni, è uno dei principali indici di menopausa.
  • LH (ormone luteinizzante): come l’FSH, anche il LH tende ad aumentare durante la transizione menopausale. Un alto livello supporta ulteriormente la diagnosi.
  • Estrogeni (soprattutto estradiolo): in menopausa i livelli di estrogeni scendono sensibilmente. La riduzione di questi ormoni è responsabile di molti sintomi tipici: vampate, secchezza vaginale, sbalzi d’umore.
  • Progesterone: questo ormone cala con la fine dell’ovulazione, segnalando che la fase fertile è ormai conclusa.

Questi esami del sangue sono fondamentali per confermare la diagnosi e differenziare la menopausa da altre condizioni, come problemi alla tiroide. Vengono consigliati quando i cicli sono irregolari o si sospettano sintomi da carenza ormonale. In alcuni casi si associano altri esami come il dosaggio del testosterone per un quadro ancora più completo, utile anche per situazioni legate alle cisti ovariche e menopausa.

Altri esami utili: tiroide, vitamina D e profilo lipidico

Oltre ai classici esami per la menopausa, spesso è indicato valutare altri parametri.

Questo si rivela importante soprattutto quando i sintomi sono poco chiari o potrebbero dipendere da condizioni diverse dalla menopausa.

  • Tiroide (TSH, FT3, FT4): la funzionalità tiroidea può influenzare molti sintomi simili a quelli della menopausa, come stanchezza, variazioni dell’umore, aumento di peso o disturbi del ciclo. Escludere problemi tiroidei è quindi una parte importante del percorso.
  • Vitamina D e calcio: il rischio di osteoporosi cresce durante la menopausa a causa della diminuzione degli estrogeni. Il dosaggio di vitamina D e calcio nel sangue aiuta a valutare la salute delle ossa e a prevenire carenze che potrebbero portare a fratture.
  • Profilo lipidico (colesterolo totale, HDL, LDL, trigliceridi): i cambiamenti ormonali possono influenzare anche il metabolismo dei grassi. Monitorare questi valori diventa essenziale per valutare il rischio cardiovascolare, che aumenta proprio dopo la menopausa.

Abbinare queste analisi agli esami ormonali consente di avere una mappa completa della salute della donna, offrendo al medico tutti i dati necessari per impostare un piano di intervento su misura.

Così, non solo si distingue se i sintomi dipendono dai cambiamenti ormonali, ma si interviene tempestivamente anche su altri aspetti fondamentali della salute.

Come interpretare i risultati degli esami per la menopausa

Quando ricevi i risultati degli esami per la menopausa, può sembrare di decifrare un’altra lingua. I numeri sembrano freddi e distanti, ma in realtà raccontano la storia di ciò che sta accadendo nel tuo corpo.

Capire il significato di questi valori è il primo passo per vivere questa fase con più tranquillità.

Ecco le cose che è davvero utile sapere per leggere i principali risultati e decidere, insieme al tuo medico, come agire.

Valori ormonali e significato clinico: come leggere i risultati


I test ormonali offrono una fotografia precisa dello stato della tua salute ormonale. Questi sono i valori più controllati:

  • FSH (ormone follicolo-stimolante): In menopausa, questo valore tende a salire. Livelli superiori a 30-40 mIU/mlsono generalmente compatibili con la menopausa, soprattutto se i cicli sono assenti da tempo.
  • Estradiolo: Si abbassa vistosamente perché le ovaie producono meno estrogeni. Valori sotto i 30 pg/ml sono tipici di questa fase.
  • LH (ormone luteinizzante): Anche questo sale, ma insieme all’FSH indica che le ovaie hanno ridotto la loro attività.
  • Progesterone: Scende ai minimi storici, perché cessa l’ovulazione.

Non c’è un solo valore che fa diagnosi da solo: conta il quadro complessivo e, soprattutto, il confronto con i tuoi sintomi. Se i valori sono fuori dalla norma ma il ciclo continua, è probabile che tu sia ancora nella fase di transizione. Il consulto del medico ti aiuta a capire se serve agire o semplicemente monitorare.

Il laboratorio riporta sempre i valori di riferimento, ma ogni donna ha una sua storia. Per una panoramica pratica su quali valori monitorare nella gestione della menopausa, puoi leggere anche l’approfondimento su quali valori monitorare durante la menopausa.

Quando approfondire: test aggiuntivi o di controllo

Ci sono situazioni in cui i risultati degli esami per la menopausa suscitano ancora dubbi. Succede se i sintomi non corrispondono alle analisi, se il ciclo è irregolare ma non scomparso, oppure in caso di menopausa precoce. In questi casi il medico potrebbe proporre:

  • Dosaggio AMH (ormone antimulleriano): Utile per valutare la riserva ovarica, particolarmente in donne giovani con sintomi sospetti.
  • Controlli ripetuti: Quando un valore borderline non chiarisce il quadro, ripetere gli esami a distanza di qualche mese può essere risolutivo.
  • Analisi della funzione tiroidea: Per escludere che sintomi come stanchezza, alterazione del peso o sbalzi d’umore siano dovuti a problemi della tiroide, che spesso imitano quelli della menopausa.
  • Indagini strumentali: In presenza di dolori pelvici o sanguinamenti anomali, un’ecografia o una visita ginecologica mirata possono essere indispensabili.

Affidarsi sempre a uno specialista è la strategia migliore: solo un professionista saprà leggere sintomi e risultati creando un percorso personalizzato.

Gli esami per la menopausa sono strumenti preziosi, ma è la consulenza medicache trasforma i numeri in soluzioni reali per la tua vita e il tuo benessere.

La relazione tra esami per la menopausa e prevenzione delle complicanze a lungo termine

Ottenere una diagnosi precisa tramite gli esami per la menopausa non è solo una questione di controllo ormonale.

Questa scelta rappresenta un passo fondamentale per prevenire complicanze che possono presentarsi negli anni successivi, come l’osteoporosi o le patologie cardiovascolari.

Attraverso un monitoraggio attento, puoi proteggere il tuo benessere complessivo e vivere questa nuova fase con più energia e sicurezza.

Monitoraggio della salute ossea e cardiovascolare

Durante la menopausa, il corpo attraversa cambiamenti che vanno ben oltre l’addio al ciclo mestruale. La diminuzione degli estrogeni influisce direttamente sulla densità ossea, aumentando il rischio di osteoporosi e fratture. Gli esami specifici, come la densitometria ossea (MOC), il dosaggio di vitamina D e calcio, ti aiutano a capire se le tue ossa hanno bisogno di un aiuto in più o se puoi mantenerti attiva senza pensieri.

La salute del cuore non deve mai passare in secondo piano. Il calo degli ormoni femminili può peggiorare il profilo lipidico (colesterolo e trigliceridi) e favorire la comparsa di malattie cardiovascolari. Monitorare il colesterolo totale, LDL, HDL e glicemia è essenziale per ridurre questi rischi. Integrare l’attività fisica con una dieta equilibrata e svolgere controlli regolari consente di intervenire subito in caso di problemi, evitando complicazioni silenziose ma pericolose.

Puoi trovare spunti pratici nella guida su come impostare una dieta efficace per migliorare la salute cardiovascolare in menopausa.

Strategie per una menopausa consapevole e serena

Ecco alcune strategie pratiche per affrontare al meglio questo momento:

  • Adotta una dieta ricca di calcio, vitamina D e proteine magre per mantenere forti le ossa.
  • Tieni sotto controllo il peso corporeo, perché il sovrappeso aumenta il rischio di diabete e pressione alta. Un supporto utile arriva dai consigli su come calcolare il peso ideale in menopausa.
  • Svolgi regolarmente attività fisica, anche moderata, per migliorare la circolazione e stimolare la muscolatura.
  • Considera, insieme al tuo medico, l’uso di integratori specifici in caso di carenze, come vitamina D e magnesio, che possono rafforzare sia le ossa che i muscoli. Puoi approfondire i prodotti più utili nella sezione dedicata ai migliori integratori per la menopausa.
  • Non trascurare controlli periodici dal ginecologo e richieste di esami mirati in base ai sintomi e alla storia familiare.

Prendersi cura di sé in modo attivo permette di gestire meglio i piccoli fastidi e prevenire disturbi ben più gravi.

Conoscere e rispettare i segnali del tuo corpo, seguendo le indicazioni degli esami per la menopausa, offre una vera opportunità per vivere questo periodo con più serenità e fiducia.

Conclusioni

Affrontare la menopausa con consapevolezza parte dagli esami giusti. I test ormonali, insieme a quelli sul metabolismo e sulla salute delle ossa e del cuore, ti aiutano a capire veramente cosa sta succedendo nel tuo corpo e a prevenire complicazioni future.

Imparare a leggere questi valori e parlarne con uno specialista ti permette di vivere questo cambiamento con maggiore tranquillità e controllo.

Il benessere in menopausa passa dalla conoscenza, da una corretta prevenzione e dalla scelta dei controlli più adatti. Se vuoi valutare i tuoi sintomi e ricevere un orientamento personalizzato, prenota una prima consulenza gratuitacon il team di Menostop: richiedi appuntamento qui.

Prenditi cura di te stessa oggi: la serenità in questa fase è alla tua portata.

Grazie per aver letto fin qui!

Condividi la tua esperienza o approfondisci altri aspetti nella nostra guida completa alla menopausa.


La fase di valutazione, come in tutti i percorsi di miglioramento, assume un ruolo cruciale, poiché ci permette di determinare il tuo livello di partenza e la tua condizione clinica attuale.
Per comprendere correttamente la fase in cui ti trovi (premenopausa o menopausa), è necessario procedere a un inquadramento clinico, comprensivo di analisi del sangue concordate in sinergia con la tua ginecologa o il medico di base.

Per quanto riguarda la valutazione della tua condizione fisica e del tuo stato nutrizionale, sarà invece necessario eseguire una valutazione chinesiologica e nutrizionale. Questo ci fornirà tutte le informazioni necessarie per analizzare il tuo stato di salute e di “performance” e, di conseguenza, costruire un percorso il più possibile personalizzato, in linea con le tue caratteristiche, i tuoi obiettivi e le tue necessità.

La valutazione rappresenta il primo passo ed è fondamentale affrontarla con professionalità e consapevolezza. Non siamo qui per esprimere giudizi o farti sentire inadeguata: si tratta semplicemente di un punto di riferimento iniziale, utile a te per acquisire maggiore consapevolezza e a noi per raccogliere le informazioni necessarie a procedere nel modo più accurato possibile. (Dott. Marco Toninelli).

FAQ

Quali sono le analisi per vedere se si è in menopausa?

Le analisi principali includono:

  • FSH (ormone follicolo-stimolante): valori superiori a 30-40 mIU/ml indicano menopausa
  • Estradiolo: livelli sotto i 30 pg/ml sono tipici della menopausa
  • LH (ormone luteinizzante): aumenta durante la transizione
  • Progesterone: si riduce drasticamente con la cessazione dell’ovulazione
  • Esami aggiuntivi: tiroide (TSH, FT3, FT4), vitamina D, profilo lipidico e AMH per valutare la riserva ovarica

Qual è l’ormone che indica la menopausa?

L’FSH (ormone follicolo-stimolante) è il principale indicatore di menopausa. Quando le ovaie riducono la produzione di estrogeni, l’FSH aumenta per compensazione. Valori elevati di FSH, soprattutto se accompagnati da assenza di mestruazioni, rappresentano il principale indice diagnostico di menopausa.

Come fa il ginecologo a capire se sei in menopausa?

Il ginecologo valuta:

  1. Anamnesi: età, sintomi (vampate, irregolarità mestruali, sudorazioni notturne)
  2. Esami ormonali: dosaggio di FSH, LH, estradiolo e progesterone
  3. Visita ginecologica: per escludere altre patologie
  4. Esami integrativi: funzionalità tiroidea e altri parametri se necessario
  5. Monitoraggio nel tempo: controlli ripetuti per confermare la diagnosi

Come viene diagnosticata la menopausa ormonale?

La diagnosi si basa su:

  • Criteri clinici: assenza di mestruazioni per almeno 12 mesi consecutivi
  • Esami ormonali: FSH elevato (>30-40 mIU/ml) ed estradiolo basso (<30 pg/ml)
  • Età: generalmente dopo i 45 anni, ma può verificarsi prima
  • Esclusione di altre cause: attraverso esami della tiroide e visita specialistica
  • Valutazione complessiva: sintomi + esami + anamnesi per una diagnosi accurata

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Immagine di Marco Toninelli

Marco Toninelli

Biologo Nutrizionista • Chinesiologo • Founder MenoStop
Il Dott. Marco Toninelli è Biologo Nutrizionista laureato in Scienze della Nutrizione Umana con Master Universitario di 2° livello e Chinesiologo specializzato in Scienze Motorie. Fondatore di OneLife Health Brescia e del progetto MenoStop, dedica la sua attività professionale all'educazione terapeutica e alla rieducazione motoria, con particolare focus su soggetti affetti da disfunzioni muscolari, posturali e cardiovascolari.
Il suo approccio si basa sull'osservazione attenta della risposta individuale e sulla personalizzazione dell'intervento nutrizionale e motorio. Guidato dalla convinzione che "se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, avremmo trovato la strada della salute" (Ippocrate), il Dott. Toninelli accompagna i suoi pazienti verso il raggiungimento dei loro obiettivi di benessere attraverso un supporto scientifico e razionale.