Brividi di Freddo in Menopausa: Cause, Sintomi e Rimedi Efficaci

La menopausa è una fase naturale della vita di una donna, ma può portare con sé una serie di sintomi inaspettati e spesso sconcertanti.

Tra questi, i brividi di freddo in menopausa rappresentano un disturbo comune ma poco discussoche non deve essere sottovalutato.

In questo articolo, esploreremo in modo approfondito le cause di questi brividi, il loro legame con le vampate di calore, le evidenze scientifiche disponibili e forniremo consigli pratici basati sulla ricerca per affrontarli efficacemente e migliorare la qualità della vita durante questa transizione.

Cosa Sono i Brividi di Freddo in Menopausa?

I brividi di freddo sono episodi in cui una persona avverte una sensazione intensa di freddo, accompagnata spesso da tremori involontari e una percezione alterata della temperatura corporea.

Nella menopausa, questi episodi possono manifestarsi in concomitanza con le vampate di calore, creando un contrasto sconcertante tra sensazioni opposte che può essere particolarmente disorientante.

I brividi di freddo sono un sintomo vasomotorio riconosciuto in menopausa, spesso alternati o strettamente associatialle vampate di calore.

I sintomi vasomotori includono sia vampate di calore che brividi o sensazioni di freddo, rappresentando manifestazioni diverse dello stesso squilibrio nella regolazione della temperatura corporea.

Infografica dei sintomi vasomotori della menopausa e cause dei brividi di freddo: vampate di calore, brividi, sudorazione notturna, fluttuazioni ormonali, alterazione del setpoint termico e fattori individuali come stress e nutrizione
brividi di freddo in menopausa sintomi e cause

La Prevalenza: Un Sintomo Più Comune di Quanto si Pensi

Durante la menopausa, molte donne sperimentano sintomi vasomotori come vampate di calore e sudorazione notturna, ma anche sensazioni di freddo o brividi sono riportate, sebbene meno frequentemente discusse nella letteratura medica e nei consultori.

Studi qualitativi mostrano che molte donne riferiscono “cold sweats” (sudori freddi) o brividi come parte dell’esperienza menopausale, anche se spesso non li distinguono chiaramente dalle vampate di calore o dalla sudorazione notturna (Haberland et al., 2025; Duralde et al., 2023; Khashukoeva et al., 2022).

Dati sulla Prevalenza

Sintomo principalePrevalenza (%)Note e associazioniCitazioni
Vampate di calore60-80Più comuni, spesso con sudorazione(Duralde et al., 2023; Nappi et al., 2021; Nasreen, 2019)
Brividi/freddo/chilliness20-30 (varia)Più frequenti in alcune culture(Haberland et al., 2025; Terauchi et al., 2020; Melby, 2007)
Sudorazione notturna50-70Spesso alternata a brividi(Nappi et al., 2021; Nasreen, 2019; Santoro et al., 2015)

Figura 1: Tabella dei sintomi vasomotori e loro prevalenza in menopausa

Variabilità Culturale

Interessantemente, in Giappone, la “chilliness” (sensazione di freddo) è considerata un sintomo vasomotorio importante durante la menopausa, a volte riportata come più comune delle vampate di calore tradizionali (Melby, 2007; Terauchi et al., 2020).

Questa variabilità culturale suggerisce che fattori alimentari, genetici e di percezione soggettiva possono influenzare significativamente l’esperienza dei sintomi menopausali.

I Brividi di Freddo Senza Febbre: Un Fenomeno Normale in Menopausa

Moltissime donne sperimentano brividi di freddo senza febbre durante la menopausa. Questo fenomeno è spesso misconosciuto e genera preoccupazione; molti tendono a pensare che i brividi siano sempre associati a febbre o malattia infettiva.

In realtà, è importante comprendere che nel contesto della menopausa i brividi possono manifestarsi anche senza altre patologie concomitanti.

Questi sintomi possono manifestarsi in modo alternato: una vampata di calore seguita da una sensazione di freddo improvviso, creando un ciclo sconcertante di sensazioni termiche opposte (Duralde et al., 2023; Khashukoeva et al., 2022; Nasreen, 2019).

Questa alternanza è dovuta ai rapidi cambiamenti nella dilatazione e costrizione dei vasi sanguigni che caratterizzano i sintomi vasomotori menopausali.

Le Cause dei Brividi di Freddo e delle Vampate di Calore

Durante la menopausa, il corpo subisce significativi cambiamenti ormonali, in particolare nella produzione di estrogeni.

Questa alterazione profonda può influenzare il centro termoregolatore del corpo, situato nell’ipotalamo, che normalmente mantiene la temperatura corporea entro un range ristretto.

Meccanismi Fisiopatologici

Fluttuazioni Ormonali: L’abbassamento drastico degli estrogeni è il fattore primario.

Gli estrogeni giocano un ruolo cruciale nella regolazione della temperatura corporea attraverso il loro effetto sull’ipotalamo.

La loro carenza può portare a un’alterazione della percezione della temperatura e a una riduzione della “zona termoneutra” (il range di temperatura in cui il corpo si sente confortevole).

Cambiamenti Vascolari: Le vampate di calore causano una rapida dilatazione dei vasi sanguigni periferici(vasodilatazione) per dissipare calore, seguita da un improvviso restringimento (vasocostrizione) che può provocare brividi e sensazione di freddo.

Questo ciclo rapido di vasodilatazione-vasocostrizione è responsabile dell’alternanzatra sensazioni di calore e freddo.

Alterazione del “Setpoint” Termico: L’ipotalamo imposta un “setpoint” per la temperatura corporea.

Durante la menopausa, questo setpoint diventa instabile, portando il corpo a reagire in modo eccessivo a piccole variazioni di temperatura, percepite come minacce che richiedono correzione immediata.

Disfunzione Autonomica: Il sistema nervoso autonomo, che controlla le risposte involontarie come la sudorazione e i brividi, diventa iperattivo durante la menopausa a causa degli squilibri ormonali.

Fattori Associati e Variabilità Individuale

La comparsa di brividi non è sempre correlata all’età, allo stato menopausale specifico o alla composizione corporea, ma presenta una significativa variabilità individuale influenzata da molteplici fattori.

Fattori Psicologici

Ansia e Stress: I brividi possono essere associati ad ansia, che amplifica la sensibilità al freddo e può intensificare la percezione dei sintomi vasomotori (Terauchi et al., 2020). Gli sbalzi emotivi caratteristici della menopausa possono quindi contribuire ad aumentare la frequenza e l’intensità dei brividi.

Stato Emotivo: Depressione, stress cronico e altri stati emotivi negativi possono peggiorare tutti i sintomi vasomotori, inclusi i brividi.

Fattori Nutrizionali

Carenza di Omega-3: Un basso apporto di acidi grassi omega-3 è stato associato a una maggiore prevalenza di sensazioni di freddo in menopausa (Terauchi et al., 2020). Gli omega-3 hanno proprietà antinfiammatorie e possono influenzare la funzione vascolare.

Carenza Nutrizionale Generale: Una dieta insufficiente in vitamine e minerali essenziali può influenzare negativamente il metabolismo e la termoregolazione, rendendo il corpo meno efficiente nella gestione della temperatura.

Fattori Alimentari culturali: L’assunzione di soia e altri fitoestrogeni sembra influenzare la prevalenza dei brividi in alcune popolazioni, suggerendo un potenziale effetto modulatore sulla sintomatologia menopausale (Melby, 2007).

Differenze Individuali

Le differenze individuali nella percezione e nella segnalazione dei sintomi sono significative (Haberland et al., 2025; Nappi et al., 2021; Nasreen, 2019). Alcune donne descrivono principalmente il calore, altre il freddo, e altre ancora l’alternanza rapida tra le due sensazioni. Queste variazioni possono dipendere da:

  • Sensibilità individuale dei recettori termici
  • Storia personale e aspettative
  • Contesto culturale e linguistico
  • Livello di consapevolezza corporea

Impatto sulla Qualità della Vita

I sintomi vasomotori, inclusi i brividi di freddo, possono influenzare significativamente la qualità della vita e non devono essere minimizzati o considerati “solo parte della menopausa” da sopportare passivamente.

Conseguenze Concrete

Disturbi del Sonno: I brividi e le sudorazioni notturne possono durare diversi anni e compromettere gravemente il sonno, portando a insonnia cronica, stanchezza diurna e ridotta concentrazione (Nappi et al., 2021; Nasreen, 2019; Santoro et al., 2015).

Impatto sull’Umore: La privazione del sonno e il disagio fisico costante possono contribuire a irritabilità, ansia e depressione.

Limitazioni nelle Attività Quotidiane: I sintomi vasomotori imprevedibili possono limitare le attività sociali, lavorative e ricreative, causando imbarazzo e isolamento sociale.

Impatto sulla Vita Lavorativa: Difficoltà di concentrazione, disagio fisico e necessità di adattare continuamente l’abbigliamento possono influenzare negativamente la produttività lavorativa.

Relazioni Interpersonali: I sintomi possono influenzare le relazioni intime e sociali, creando frustrazione e incomprensione.

Infografica sulle strategie per gestire i brividi di freddo in menopausa: consigli pratici su abbigliamento, ambiente, idratazione, alimentazione, esercizio fisico, gestione dello stress e rimedi naturali
come gestire i brividi di freddo in menopausa

Come Gestire i Brividi di Freddo in Menopausa

Affrontare i brividi di freddo richiede un approccio multifattoriale e personalizzato. La gestione è possibile sia con terapie ormonali che non ormonali, adattando l’approccio alle esigenze individuali (Duralde et al., 2023; Crandall et al., 2023; Elnaga et al., 2024; McCormick et al., 2020).

Strategie di Gestione Quotidiana

Abbigliamento a Strati: Indossare capi a strati facilmente removibili permette di adattarsi rapidamente alle fluttuazioni di temperatura, rimuovendo uno strato durante le vampate e aggiungendolo durante i brividi.

Controllo dell’Ambiente: Mantenere la temperatura ambientale moderata (intorno ai 18-20°C) e utilizzare ventilatorio coperte secondo necessità.

Idratazione Adeguata: Bere acqua regolarmente aiuta a regolare la temperatura corporea e compensa le perditedovute alla sudorazione.

Evitare Trigger Noti: Caffè, alcol, cibi piccanti, ambienti troppo caldi o troppo freddi possono scatenare o peggiorare i sintomi vasomotori.

Tecniche di Gestione dello Stress

Mantenere la Calma: Tecniche di rilassamento come yoga, meditazione mindfulness e respirazione profondapossono aiutare a gestire lo stress e ridurre l’intensità dei sintomi vasomotori. L’ansia amplifica la percezione dei sintomi, quindi imparare a rilassarsi può fare una grande differenza.

Respirazione Diaframmatica: Esercizi di respirazione lenta e profonda possono attivare il sistema nervoso parasimpatico, contrastando la risposta di stress che può peggiorare i brividi.

Biofeedback: Tecniche di biofeedback termico possono aiutare alcune donne a imparare a controllare meglio le risposte vasomotorie.

Alimentazione e Supplementazione

Dieta Equilibrata: Assicurati che la tua alimentazione sia ricca di nutrienti essenziali per supportare il metabolismo, il sistema immunitario e la termoregolazione:

  • Acidi grassi Omega-3: Pesce grasso (salmone, sgombro, sardine), semi di lino, noci. L’integrazione può essere benefica se l’apporto alimentare è insufficiente (Terauchi et al., 2020)
  • Proteine adeguate: Per mantenere la massa muscolare che contribuisce alla produzione di calore
  • Vitamine del gruppo B: Essenziali per il metabolismo energetico e la funzione nervosa
  • Magnesio: Supporta la funzione muscolare e nervosa, può ridurre ansia e migliorare il sonno
  • Vitamina E: Alcuni studi suggeriscono benefici sui sintomi vasomotori

Fitoestrogeni: Soia, semi di lino e altri alimenti ricchi di fitoestrogeni possono offrire un modesto sollievo dai sintomi vasomotori in alcune donne.

Idratazione: Mantenere un’adeguata idratazione supporta la termoregolazione e il benessere generale.

Esercizio Fisico Regolare

Attività Aerobica Moderata: L’attività fisica aiuta a migliorare la circolazione sanguigna, a regolare la temperatura corporea e a ridurre stress e ansia. Camminata veloce, nuoto, ciclismo per almeno 150 minuti a settimana.

Esercizio di Resistenza: Mantenere e costruire massa muscolare supporta il metabolismo e la produzione di calore corporeo.

Yoga e Stretching: Migliorano la flessibilità, riducono lo stress e possono aiutare con i sintomi vasomotori attraverso la regolazione del sistema nervoso autonomo.

Timing Appropriato: Evitare esercizio intenso nelle ore serali se causa sudorazioni notturne e brividi successivi.

Rimedi Naturali per Combattere i Brividi in Menopausa

I rimedi naturali possono offrire un sostegno efficace per alleviare i brividi e altri sintomi vasomotori, sebbene l’evidenza scientifica sia variabile.

Fitoterapia e Integratori

Tisane Rilassanti: Infusi a base di melissa, camomilla o passiflora possono favorire il relax e migliorare il sonno, riducendo indirettamente l’intensità dei sintomi notturni.

Aromaterapia: Oli essenziali come quello di lavanda hanno proprietà calmanti dimostrate e possono essere utilizzati per massaggi, diffusori ambientali o inalazioni per ridurre stress e ansia.

Piante Adattogene: Erbe come ashwagandha, rhodiola o ginseng siberiano possono aiutare a equilibrare l’umore, ridurre lo stress e supportare l’adattamento del corpo ai cambiamenti ormonali. L’evidenza scientifica è promettente ma ancora limitata.

Cimicifuga (Black Cohosh): Alcune evidenze suggeriscono benefici sui sintomi vasomotori, sebbene i risultati degli studi siano contrastanti.

Trifoglio Rosso: Contiene isoflavoni che possono avere un modesto effetto sui sintomi menopausali.

Terapie Complementari

Agopuntura: Alcuni studi suggeriscono che l’agopuntura può ridurre la frequenza e l’intensità delle vampate di calore e potenzialmente dei brividi associati.

Mindfulness e Meditazione: Pratiche regolari possono ridurre la percezione e il disagio associato ai sintomi vasomotori.

Terapie Mediche: Quando e Come Intervenire

Quando le strategie non farmacologiche non sono sufficienti, esistono opzioni mediche efficaci che dovrebbero essere discusse con un professionista sanitario.

Terapie Ormonali

Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS): Le terapie ormonali sono altamente efficaci per i sintomi vasomotori, inclusi brividi e vampate di calore, riducendoli dell’80-90% nella maggior parte delle donne (Duralde et al., 2023; Crandall et al., 2023).

Tipi di TOS:

  • Estrogeni sistemici (orale, transdermico, gel)
  • Estrogeni + progestinico (per donne con utero intatto)
  • Tibolone (azione combinata estrogenica, progestinica e androgenica)

Considerazioni:

  • Più efficace se iniziata entro 10 anni dalla menopausa
  • Deve essere personalizzata in base al profilo di rischio individuale
  • Richiede valutazione medica approfondita e monitoraggio
  • Non adatta a tutte le donne (controindicazioni: storia di tumori ormono-dipendenti, trombosi, alcune patologie cardiovascolari)

Opzioni Non Ormonali

Per donne che non possono o non vogliono assumere terapia ormonale, esistono alternative efficaci (McCormick et al., 2020):

Fezolinetant: Nuovo farmaco non ormonale specifico per i sintomi vasomotori, approvato recentemente. Agisce bloccando il recettore della neurochinina 3 (NK3) nell’ipotalamo. Mostra efficacia significativa con profilo di sicurezza favorevole (Elnaga et al., 2024).

Antidepressivi a Basse Dosi:

  • SSRI (paroxetina, escitalopram)
  • SNRI (venlafaxina, desvenlafaxina)
  • Efficacia moderata (riduzione 50-60% dei sintomi)
  • Utili anche se presente ansia o depressione

Gabapentin: Anticonvulsivante che può ridurre vampate e brividi, particolarmente utile se ci sono disturbi del sonno.

Clonidina: Antipertensivo che può avere effetto moderato sui sintomi vasomotori.

Quando Parlare con il Medico

È fondamentale consultare un medico se:

  • I sintomi interferiscono significativamente con la qualità della vita
  • I brividi si accompagnano ad altri sintomi preoccupanti come depressione severa, insonnia persistente, palpitazioni
  • Le strategie non farmacologiche non sono sufficienti
  • Si desidera valutare l’opzione della terapia ormonale o farmacologica

L’Importanza del Supporto Medico e Personalizzazione

Anche se molti sintomi della menopausa sono normali e parte di un processo fisiologico, non devono essere trascurati o minimizzati. Consultare un medico specializzato (ginecologo, endocrinologo o medico con esperienza in medicina menopausale) è fondamentale per:

Escludere Patologie Sottostanti: Alcuni sintomi simili ai brividi menopausali possono essere causati da:

  • Disfunzioni tiroidee (ipotiroidismo o ipertiroidismo)
  • Anemia
  • Infezioni croniche
  • Disturbi autoimmuni
  • Altre condizioni mediche

Ricevere Consigli Personalizzati: Ogni donna ha un’esperienza unica della menopausa, influenzata da fattori genetici, storia medica, stile di vita e preferenze personali. Un approccio personalizzato è essenziale per trovare le strategie più efficaci.

Monitoraggio a Lungo Termine: I sintomi vasomotori possono durare anni (in media 7-10 anni, ma in alcune donne anche più a lungo). Un follow-up regolare permette di adattare la gestione nel tempo.

Supporto Psicologico: Se i sintomi causano ansia, depressione o impattano significativamente sulla qualità della vita, il supporto psicologico professionale può essere molto utile.

Conclusioni: Vivere Serenamente con i Sintomi Vasomotori

I brividi di freddo in menopausa rappresentano solo uno degli aspetti complessi che caratterizzano questa fase della vita femminile, ma non devono essere accettati passivamente come inevitabili. La loro frequenza e percezione variano tra le donne e tra le culture, e possono essere influenzati da fattori psicologici, nutrizionali e individuali.

Comprendere le cause fisiologiche, riconoscere i fattori che influenzano l’intensità dei sintomi e attuare strategie efficaci basate sulle evidenze scientifiche non solo aiuta a gestirne gli effetti pratici, ma anche a vivere questa transizione con maggiore serenità, consapevolezza e controllo.

L’approccio ottimale combina:

  • Modifiche dello stile di vita (dieta, esercizio, gestione dello stress)
  • Rimedi naturali appropriati
  • Terapie mediche quando necessarie (ormonali o non ormonali)
  • Supporto medico e psicologico personalizzato

Non esitare a chiedere supporto professionale e a sperimentare diverse strategie per trovare quella più efficace per te. Con le giuste informazioni, il supporto appropriato e un approccio proattivo, è possibile gestire efficacemente i brividi di freddo e altri sintomi vasomotori, mantenendo una buona qualità della vita durante e dopo la transizione menopausale.

Ricorda: i sintomi vasomotori sono reali, hanno una base fisiologica chiara e esistono strategie efficaci per gestirli. Non sei sola in questa esperienza e meritevoli di ricevere il supporto necessario per vivere questa fase con benessere e dignità.


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FAQ

1) Quando scompaiono i sintomi della menopausa?

La durata dei sintomi menopausali, inclusi brividi e vampate di calore, varia significativamente da donna a donna, ma esistono dati importanti sulla loro persistenza temporale.

Durata Media dei Sintomi Vasomotori:

I sintomi vasomotori (vampate di calore, sudorazioni notturne, brividi) hanno una durata media di 7-10 anni dal loro esordio, che spesso precede la menopausa vera e propria (Nappi et al., 2021; Nasreen, 2019; Santoro et al., 2015).

Timeline Tipica:

Perimenopausa (2-8 anni prima dell’ultima mestruazione):

  • I sintomi spesso iniziano in questa fase
  • Possono essere intermittenti e variabili in intensità
  • Tendono ad aumentare di frequenza avvicinandosi alla menopausa

Primi anni post-menopausa (0-5 anni dopo l’ultima mestruazione):

  • Periodo di massima intensità per la maggior parte delle donne
  • Sintomi più frequenti e intensi
  • Circa il 60-80% delle donne sperimenta sintomi in questa fase

Anni successivi (5-10 anni post-menopausa):

  • Graduale diminuzione della frequenza e intensità
  • Molte donne notano un miglioramento progressivo
  • Alcune continuano ad avere sintomi, sebbene generalmente meno intensi

Oltre 10 anni dalla menopausa:

  • La maggior parte delle donne non ha più sintomi significativi
  • Circa il 10-15% continua ad avere sintomi vasomotori anche dopo 10-15 anni
  • I sintomi tendono ad essere meno frequenti e intensi rispetto agli anni precedenti

Fattori che Influenzano la Durata:

Età di esordio dei sintomi:

  • Sintomi che iniziano in perimenopausa precoce tendono a durare più a lungo
  • Esordio più tardivo (vicino alla menopausa) è associato a durata più breve

Menopausa precoce o chirurgica:

  • Le donne con menopausa prima dei 45 anni tendono ad avere sintomi più prolungati
  • La menopausa chirurgica (ovariectomia) causa spesso sintomi più intensi ma non necessariamente più lunghi

Etnia e fattori genetici:

  • Variabilità significativa tra diverse popolazioni
  • Componente genetica nella durata e intensità dei sintomi

Peso corporeo:

  • BMI più elevato può essere associato a sintomi più prolungati
  • Il tessuto adiposo produce estrogeni che possono modulare i sintomi

Stile di vita:

  • Fumo è associato a sintomi più intensi e prolungati
  • Attività fisica regolare può ridurre durata e intensità
  • Dieta equilibrata e gestione dello stress possono avere effetti positivi

Ansia e depressione:

  • Stati emotivi negativi sono associati a sintomi più persistenti e invalidanti

Quando Aspettarsi il Miglioramento:

Segnali di miglioramento graduale:

  • Riduzione della frequenza degli episodi (da quotidiani a settimanali)
  • Diminuzione dell’intensità (da severi a moderati/lievi)
  • Minore impatto sulla qualità della vita e sul sonno
  • Episodi più brevi e meno disturbanti

Se i sintomi persistono oltre 10 anni:

  • Consultare un medico per escludere altre cause
  • Valutare se continuare o iniziare trattamenti
  • Considerare che una piccola percentuale di donne ha sintomi persistenti che richiedono gestione a lungo termine

Strategie per Accelerare il Miglioramento:

Stile di vita sano:

  • Alimentazione equilibrata ricca di omega-3
  • Esercizio fisico regolare (almeno 150 min/settimana)
  • Peso corporeo nella norma
  • Non fumare
  • Limitare alcol e caffeina

Gestione dello stress:

  • Tecniche di rilassamento (yoga, meditazione, mindfulness)
  • Sonno adeguato (7-8 ore per notte)
  • Supporto sociale e psicologico

Trattamenti quando necessari:

  • Terapia ormonale sostitutiva (altamente efficace, riduce sintomi dell’80-90%)
  • Terapie non ormonali (fezolinetant, antidepressivi a basse dosi, gabapentin)
  • Rimedi naturali e complementari

Nota Importante:

Mentre la maggior parte dei sintomi vasomotori migliora significativamente entro 7-10 anni, altri sintomi della menopausa seguono timeline diverse:

  • Secchezza vaginale e atrofia urogenitale: Tendono a peggiorare con il tempo se non trattate (richiedono spesso terapia estrogenica locale a lungo termine)
  • Perdita di densità ossea: Continua progressivamente (richiede prevenzione e monitoraggio continui)
  • Cambiamenti metabolici: Persistono e possono richiedere gestione a lungo termine
  • Cambiamenti dell’umore: Possono migliorare dopo la stabilizzazione ormonale ma dipendono da molti fattori

Conclusioni

I sintomi vasomotori della menopausa, inclusi i brividi di freddo, tipicamente durano 7-10 anni ma con grande variabilità individuale. La maggior parte delle donne sperimenta un miglioramento graduale nel tempo, specialmente dopo i primi 5 anni post-menopausa. Tuttavia, circa il 10-15% delle donne continua ad avere sintomi significativi anche oltre i 10 anni.

Non c’è un momento preciso in cui “scompaiono”, ma piuttosto un miglioramento progressivo. Se i sintomi sono invalidanti, non aspettare che passino da soli: esistono trattamenti efficaci che possono migliorare significativamente la qualità della vita durante tutto il periodo di transizione e oltre.

Parlare con il medico permette di valutare le opzioni migliori per la propria situazione specifica e di ricevere supporto personalizzato durante tutta la durata dei sintomi.


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Marco Toninelli

Biologo Nutrizionista • Chinesiologo • Founder MenoStop
Il Dott. Marco Toninelli è Biologo Nutrizionista laureato in Scienze della Nutrizione Umana con Master Universitario di 2° livello e Chinesiologo specializzato in Scienze Motorie. Fondatore di OneLife Health Brescia e del progetto MenoStop, dedica la sua attività professionale all'educazione terapeutica e alla rieducazione motoria, con particolare focus su soggetti affetti da disfunzioni muscolari, posturali e cardiovascolari.
Il suo approccio si basa sull'osservazione attenta della risposta individuale e sulla personalizzazione dell'intervento nutrizionale e motorio. Guidato dalla convinzione che "se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, avremmo trovato la strada della salute" (Ippocrate), il Dott. Toninelli accompagna i suoi pazienti verso il raggiungimento dei loro obiettivi di benessere attraverso un supporto scientifico e razionale.