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Il dolore al basso ventre in menopausa è un’esperienza comune che molte donne affrontano durante questa fase di transizione. Sebbene possa generare preoccupazione, nella maggior parte dei casi rappresenta semplicemente un segnale che il corpo sta attraversando cambiamenti fisiologici naturali.

Questo tipo di dolore, durante la menopausa, può essere affiancato dalle vampate di calore, osteoporosi, sudorazioni notturne, irregolarità del ciclo mestruale o aumento di peso, fra i vari sintomi.

Sono diverse le cause che determinano questo dolore, ma devi pensare che le ovaie stanno gradualmente interrompendo il ciclo mestruale e di conseguenza, soprattutto durante la pre-menopausa, possiamo vedere questa condizione prolungarsi anche per alcuni anni.

È importante, tuttavia, non sottovalutare mai segnali del nostro corpo: se le mestruazioni sono terminate da almeno un anno, è opportuno rivolgersi ad un medico per escludere condizioni patologiche. Cerca di prestare sempre attenzione all’intensità e alla tipologia dei dolori in maniera da dare informazioni preziose allo specialista a cui ti rivolgerai.

Questi fastidi possono manifestarsi in vari modi e per diverse ragioni, ma conoscerne le cause e i possibili rimedi può aiutarti ad affrontare questo periodo con maggiore serenità e consapevolezza.

Scopriamo insieme cosa provoca questi disturbi e come alleviarli efficacemente.

Cos’è la menopausa e come influisce sul corpo femminile

La menopausa è il termine dell’età fertile nella vita di una donna, che corrisponde all’assenza del ciclo mestruali per 12 mesi consecutivi.

Escludendo casi che per predisposizione famigliare vedono l’arrivo della menopausa in maniera precoce (prima dei 45 anni) o tardiva (dopo i 55 anni), solitamente si verifica fra i 45 e i 55 anni.

In realtà, quando parliamo di “menopausa”, ci riferiamo a una delle tre fasi del climaterio, ovvero il periodo che precede e segue il passaggio dalla fase produttiva a quella non fertile nella vita di una donna che può durare dai 7 ai 10 anni.

Durante questo periodo, i cambiamenti ormonali portano con sé trasformazioni sia fisiche che psicologiche.

Questa fase non solo altera l’equilibrio emotivo, ma incide anche profondamente sulla salute del pavimento pelvico e delle aree circostanti. Il pavimento pelvico è la zona che comprende i fasci muscolari e i legamenti che avvolgono la zona inferiore della cavità addominale e contengono gli organi pelvici – l’utero, l’uretra, la vescica, la vagina e il retto. Allenare questo muscolo si rivela utile sia durante la gravidanza per evitare lacerazioni, nel post partum per ridurre i problemi di incontinenza o in menopausa per evitare prolassi.

La riduzione degli estrogeni influisce, infatti, su:

  • strutture delicate come la vulva;
  • il tratto urinario inferiore e il perineo;
  • la zona di supporto di organi vitali.

Con il tempo e il calo degli estrogeni, i tessuti del pavimento pelvico possono perdere tono e forza, influendo sulla stabilità e sulla funzione dell’intera area.

Questo può portare a sintomi fastidiosi, come la secchezza vaginale e la maggiore vulnerabilità a infezioni e disturbi urinari.

Anche il tono muscolare del perineo diminuisce, il che può portare a difficoltà di controllo e a una maggiore sensibilità a fastidi e infiammazioni.

Per molte donne in menopausa, mantenere il benessere del pavimento pelvico diventa quindi una priorità.

Dunque, se identifichiamo la menopausa come l’ultima mestruazione, la premenopausa o perimenopausa è la prima fase del climaterio, ovvero il periodo di transizione dalla fase fertile alla menopausa durante il quale possono presentarsi cicli mestruali irregolari, spesso imprevedibili.

Infine, la post-menopausa è il periodo che segue la menopausa, che prosegue per il resto della vita: durante questa fase il livello di ormoni è completamente esaurito e i sintomi della menopausa sono volti al termine.

Cause del dolore al basso ventre in menopausa

Durante la menopausa, il calo degli estrogeni porta a cambiamenti significativi nell’apparato uro-genitale, con effetti come assottigliamento dei tessuti e perdita di tono muscolare, specialmente nella vescica e nel pavimento pelvico.

In questa fase di transizione è piuttosto comune che si presenti un ciclo mestruale irregolare e l’attività ovarica residua.

Questo processo di “invecchiamento accelerato” può favorire l’insorgenza di secchezza e atrofia vaginale, di sintomi urinari come bruciore durante la minzione, frequenza aumentata, cistiti ricorrenti e, talvolta, incontinenza.

Ci sono anche una serie di difficoltà a livello intestinale che si possono colpire soprattutto le donne dopo i 35 anni, come la sindrome del colon irritabile, la stipsi che si alterna alla diarrea, gonfiore addominale o meteorismo.

La muscolatura perineale perde tonicità e, con la forza di gravità, non riesce più a contenere efficacemente gli organi pelvici, creando sensazioni di pesantezza o fastidio nella parte bassa dell’addome.

Molti di questi cambiamenti erano già in atto, a volte dovuti a lesioni causate da gravidanze o parti, ma diventano evidenti solo con la menopausa, quando i tessuti perdono definitivamente il loro tono naturale.

Hai mai provato la sensazione che “qualcosa stesse scivolando giù” nel basso ventre? Non preoccuparti, può capitare e di tratta del prolasso degli organi pelvici, ovvero il loro spostamento dalla posizione normale verso la vagina creando una sorta di rigonfiamento all’interno all’esterno di quest’ultima.

Il dolore al basso ventre, comune in questa fase, può dipendere anche da altre condizioni come fibromi uterini, endometriosi o, raramente, torsioni ovariche, che possono causare crampi intensi, nausea e persino vomito.

Un’altra causa può essere la presenza di cisti ovariche, ovvero delle sacche di piccole dimensioni contenenti materiale liquido o raramente solido, che si formano dentro le ovaie o sulla loro superficie.

Infine, il dolore al basso ventre può essere associato a diversi tipi di carcinoma, come quello ovarico, del colon-retto, uterino o dello stomaco. Con carcinoma ci riferiamo ad un tumore maligno originato da cellule epiteliali che rivestono gli organi e le superfici del corpo.

Sintomi associati al dolore al basso ventre

Possiamo classificare i dolori al basso ventre in base alla loro tipologia e intensità:

  • sordo e continuo: quando provi una sensazione di fastidio persistente, tipica di alcune infezioni urinarie o problemi gastrointestinali;
  • crampiforme o colico: un dolore non costante che spesso può essere associato a disturbi intestinali o a dismenorrea;
  • improvviso e acuto: si tratta di un dolore che compare rapidamente, che può essere causata da una torsione ovarica.

Devi sapere che in realtà i sintomi che puoi accusare in concomitanza dei dolori al basso ventre, sono gli stessi dei dolori premestruali, dunque che avrai già provato in passato:

  • gonfiore;
  • pesantezza;
  • sensazione di pressione;
  • minzione frequente o dolorosa;
  • dolore durante i rapporti sessuali;
  • tumefazione articolare;
  • alterazioni intestinali (come stitichezza o diarrea);
  • dolori lombari.

Alcuni neoplasie – sia tumori benigni che maligni – sebbene rare, come il lipoleiomioma o il leiomiosarcoma uterino, potrebbero essere alla base di dolore persistente e richiedere una valutazione medica approfondita.

Poiché questi disturbi possono influire sulla qualità della vita, è importante non sottovalutarli: consultare un professionista è il primo passo per ricevere supporto adeguato e per affrontare questa fase con consapevolezza e serenità.

Presso Menostop possiamo offrirti un supporto completo e mirato su questi aspetti.

Rimedi e trattamenti

Dobbiamo tenere conto del fatto che il dolore al basso ventre può essere scatenato da una moltitudine di sintomi e che, di conseguenza, dovremo agire trattando la causa scatenante.

Possiamo scegliere se seguire un approccio medico o più naturale.

Seguendo la prima prospettiva individuiamo:

  • Terapia ormonale sostitutiva, nel caso in cui i dolori al basso ventre siamo causati da situazioni fisiologiche o patologiche dell’apparato riproduttivo femminile (per esempio, tramite somministrazione della pillola anticoncezionale);
  • Farmaci antidolorifici, come l’iboprufene;
  • Antibiotici (in caso di infezioni);
  • Interventi chirurgici (nei casi più gravi), per andare ad elimminare cause patologiche al basso ventre.

Se decidiamo di seguire un approccio naturale, invece, possiamo scegliere fra:

  • Fisioterapia del pavimento pelvico, per aiutare a rilassare la muscolatura pelvica e migliorare la funzione del pavimento pelvico;
  • Esercizi di Kegel, per rinforzare il pavimento pelvico;
  • Corretta idratazione;
  • Integratori specifici, come quelli a base di estratti vegetali (per sapere neldettaglio quali sono gli integratori più adatti durante la menopausa leggi l’articolo Migliori Integratori per la Menopausa: i nostri consigli)
  • Modifiche alimentari, per esempio adottando una dieta ricca di fibre per prevenire la stitichezza;
  • Attività fisica regolare, che contribuisce al miglioramento del tono muscolare e della circolazione sanguigna.

Ormai è chiaro come la vita della donna in questa fase sia influenzata da una serie di fattori che interagiscono fra loro. Pertanto, dovresti cercare di introdurre regolarmente alcuni rimedi per il tuo benessere generale:

  • Tecniche di rilassamento, come la respirazione consapevole e tecniche di rilassamento muscolare;
  • Applicazione di calore locale, come una borsa d’acqua calda o una fasca autoriscaldante;
  • Tecniche di massaggi circolare e all’altezza dell’ombelico, per favorire la circolazione e rilassare i muscoli;
  • Gestione dello stress tramite pratiche come la meditazione, la respirazione profonda e lo yoga.

Prevenzione e stile di vita

Dobbiamo considerare la salute come un mosaico composti da tanti piccoli tasselli. Alcuni fondamentali tasselli sono le abitudini che abbiamo adottato nella quotidianità. E proprio l’eliminazione o il cambiamento di alcune di queste potrebbe avere un grosso impatto sul nostro stile di vita e, di conseguenza, anche sul nostro organismo.

Una corretta alimentazione, ad esempio, può contribuire a ridurre l’infiammazione sistemica e quindi il dolore. Inoltre, mantenere un peso sano può alleviare la pressione sulla zona pelvica, riducendo così il dolore e migliorando la qualità della vita.

Anche tecniche di gestione dello stress e un’eventuale integrazione nutrizionale (valutata da un medico) sono aspetti fondamentali per sostenere il benessere generale.

Infine, se il dolore al basso ventre è dovuto a condizioni mediche specifiche, come fibromi o infezioni, è essenziale rivolgersi al medico per eventuali approfondimenti e cure.

Proprio perché le cause che possono portare ai dolori al basso ventre sono diverse – fisiologiche o patologiche – è fondamentale mantenere regolare la frequenza delle visite ginecologiche, in maniera da prevenire e diagnosticare precocemente problemi di vario genere. In questo modo è possibile adottare la strategia terapeutica più adatta.

Il Metodo Menostop può rappresentare un valido supporto per ridurre il dolore al basso ventre che molte donne sperimentano durante la menopausa, spesso aggravato dai cambiamenti ormonali e dal prolasso legato a gravidanze precedenti.

Tra le tecniche principali utilizzate, Menostop include la chinesiterapia, un approccio che mira a rafforzare il pavimento pelvico attraverso una serie di esercizi mirati, di contrazione e rilassamento muscolare, per migliorare il controllo e il benessere di questa zona.

Il programma perineale di Menostop si sviluppa in tre fasi principali:

  1. Riconoscimento dei muscoli: inizia con una fase di rilassamento e respirazione diaframmatica per individuare i muscoli del pavimento pelvico attraverso esercizi guidati.
  2. Allenamento dei muscoli: con esercizi che, in maniera graduale, permettono di acquisire consapevolezza e controllo della muscolatura pelvica in diverse posizioni, adattandola a gesti della vita quotidiana.
  3. Automatizzazione: con la pratica costante, l’uso della muscolatura diventa spontaneo, integrandosi naturalmente nelle attività di ogni giorno.

Oltre alla chinesiterapia, Menostop promuove una gestione completa della sintomatologia.

Per mantenere una gestione ottimale del dolore e migliorare il comfort pelvico, il Metodo Menostop incoraggia uno stile di vita sano, con una dieta ricca di nutrienti, esercizio regolare e la riduzione di alimenti infiammatori (come cibi piccanti e grassi), tutti elementi alleati della perdita di peso.

Conclusioni

In conclusione, il dolore al basso ventre durante la menopausa è spesso il risultato dei cambiamenti ormonali e delle trasformazioni che interessano il pavimento pelvico e l’apparato urogenitale in questa fase della vita.

Comprendere le cause e i sintomi associati a questo tipo di dolore è essenziale per affrontare la menopausa in modo consapevole e attivo.

Il Metodo Menostop offre un approccio professionale e mirato, aiutando le donne a gestire efficacemente il dolore al basso ventre e migliorare significativamente la qualità della loro vita.

Attraverso l’integrazione di tecniche avanzate come la chinesiterapia per il rafforzamento del pavimento pelvico, una gestione alimentare mirata e il controllo dello stress, Menostop fornisce soluzioni sicure e scientificamente validate.

Le prospettive future del trattamento con Menostop sono incoraggianti: il metodo è in costante evoluzione, supportato dalla ricerca scientifica e da un team di professionisti sanitari aggiornati sulle ultime innovazioni.

Grazie a questo continuo sviluppo, Menostop si impegna a offrire sempre nuove soluzioni, mantenendo al centro il benessere e la serenità delle donne in menopausa.

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FAQS

Perché in menopausa fa male il basso ventre?

In menopausa può dolere il basso ventre per diverse ragioni: la diminuzione degli estrogeni, i cambiamenti nel pavimento pelvico, disturbi intestinali e urinari, e altri problemi ginecologici (come l’endometriosi).

Dove fanno male le ovaie in menopausa?

In menopausa il dolore alle ovaie si manifesta tendenzialmente nel basso ventre, spesso arrivando fino all’inguine o alla parte bassa della schiena.

Quali sono le cause del dolore sopra il pube in una donna in menopausa?

In una donna in menopausa può far male la zona sopra il pube a causa, in primo luogo, della riduzione di estrogeni, ma il dolore potrebbe essere associato anche al prolasso genitale, alla vulvodinia, alla sindrome dell’intestino irritabile, al color irritabile o emorroidi, infezioni urinarie o genitali e all’infiammazione delle ovaie.

Cosa significa quando ti fa male il basso ventre?

Il dolore al basso ventre può essere associato a diverse case, sia fisiologiche che patologiche: generalmente lo ricolleghiamo a problemi gastrointestinali, ginecologici o urinari, o a condizioni più lievi come il ciclo mestruale o l’ovulazione.

Bibliografia

Alessandra Graziottin: https://www.fondazionegraziottin.org/

Kesavan, S. (2024, June). Il dolore pelvico nelle donne. M. D. https://www.msdmanuals.com/it/casa/problemi-di-salute-delle-donne/sintomi-delle-patologie-ginecologiche/il-dolore-pelvico-nelle-donne

Mio Piccolo Segreto: https://www.ilmiopiccolosegreto.it/

VediamociChiara. La Salute dalla parte di Noi Donne: https://www.vediamocichiara.it/

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