Quando entri in menopausa, il corpo attraversa una fase di cambiamenti profondi che possono lasciare spaesata, anche dopo la scomparsa del ciclo.
Sebbene la produzione ormonale delle ovaie diminuisca drasticamente, molte donne continuano a percepire fastidi o un dolore localizzato nella zona pelvica, spesso descritto come “dolore alle ovaie in menopausa”.
Questa sensazione può avere cause differenti: si va dagli effetti degli sbalzi ormonali a condizioni come cisti ovariche, fibromi o infiammazioni, fino a disturbi intestinali che si manifestano con sintomi simili.
Riconoscere il tipo di dolore, la frequenza e i possibili segnali d’allarme è il primo passo per proteggere il proprio benessere.
In presenza di sintomi persistenti o particolarmente intensi, ascoltare il corpo e parlarne con il ginecologo è sempre la scelta migliore.
Non sentirti sola: molte donne vivono situazioni simili e trovare risposte chiare fa davvero la differenza.
Se vuoi un approfondimento sulle principali cause e i rimedi pratici su come affrontare queste sensazioni, puoi leggere la guida dedicata al dolore al basso ventre in menopausa: come gestirlo.

Perché si può avvertire dolore alle ovaie in menopausa?
Sentire un dolore nella zona delle ovaie in menopausa può sorprenderti.
Spesso questo fastidio spiazza, soprattutto perché si tende a pensare che, con la fine del ciclo mestruale, ogni dolore ovarico debba scomparire.
In realtà, il cosiddetto “dolore alle ovaie in menopausa” ha spiegazioni precise, che meritano attenzione, ascolto e, nei casi opportuni, approfondimenti con lo specialista.
Capire le cause ti aiuta a gestire l’ansia, a prendere decisioni più informate e a migliorare la qualità della tua vita.
Sbalzi Ormonali e Cambiamenti dei Tessuti
Durante la menopausa, gli ormoni femminili, soprattutto estrogeni e progesterone, diminuiscono bruscamente.
Questo cambiamento non riguarda solo il ciclo mestruale, ma ha effetti concreti su tutto l’apparato pelvico. I tessuti che sostengono utero e ovaie diventano meno elastici e più sensibili.
Questo può tradursi in una sensazione di peso, crampi o addirittura fitte che ricordano i dolori ovulatori vissuti negli anni fertili.
È come se il corpo cercasse un nuovo equilibrio e ogni assestamento si facesse sentire più forte.
- La secchezza vaginale e l’assottigliamento dei tessuti possono accentuare il disagio, in particolare durante i rapporti sessuali.
Talvolta, dolori muscolari e articolari della zona pelvica si sovrappongono e vengono percepiti come dolore “alle ovaie”
Cisti Ovariche e Fibromi Uterini dopo la Menopausa
Anche dopo la fine dell’età fertile, è possibile che si formino delle cisti ovariche, spesso di natura benigna.
Queste possono essere asintomatiche, ma in alcuni casi causano dolore (soprattutto se aumentano di volume, si rompono o si torcono).
Similmente, i fibromi uterini, che sono masse benigne della muscolatura dell’utero, possono resistere anche oltre la menopausa e provocare disagio pelvico.
Ecco i segnali che dovresti osservare con attenzione:
- Dolore persistente o acuto che non si risolve nel giro di qualche giorno
- Gonfiore addominale
- Comparsa di sanguinamenti vaginali inaspettati
- Sintomi come nausea, febbre o senso di peso costante
In presenza di questi segnali, la valutazione ginecologica diventa fondamentale. Tramite una semplice ecografia(addominale o transvaginale), il medico può distinguere le problematiche più comuni da quelle che richiedono interventi mirati.
Sindrome dell’Ovaio Residuo
Se in passato hai subito un intervento chirurgico (come isterectomia parziale o asportazione di una sola ovaia), potresti andare incontro alla cosiddetta “sindrome dell’ovaio residuo”.
In questa condizione, piccoli frammenti di tessuto ovarico rimasti attivi possono causare dolore ciclico, anche a distanza di anni dall’operazione.
Anche se si tratta di una causa rara, è bene sapere che il corpo può conservare “memorie” fisiche che si manifestano in modo inaspettato.
Disturbi Intestinali e Dolori Riflessi
Molto spesso, i dolori percepiti come “dolore alle ovaie in menopausa” derivano da altre aree del corpo.
Durante questo periodo, diminuisce la capacità di digerire gli zuccheri e può cambiare la motilità intestinale. Gonfiore, crampi e pesantezza addominale possono quindi essere scambiati per dolore ovarico.
Se noti che il disturbo compare dopo i pasti o si accompagna a stitichezza, diarrea o meteorismo, il motivo potrebbe essere legato al colon irritabile o ad altri disturbi gastrointestinali.
Infiammazioni e Malattie Pelviche
In alcuni casi, il dolore è dovuto a infezioni o infiammazioni che interessano le vie urinarie o i tessuti vicini alle ovaie.
La sindrome genitourinaria della menopausa, ad esempio, racchiude un insieme di sintomi come bruciore, prurito e dolore durante la minzione o i rapporti, dovuti all’atrofia vaginale e uretrale causata dalla carenza di estrogeni.
Quando il quadro comprende febbre, perdite anomale o brividi, è importante rivolgersi subito al ginecologo per evitare complicanze.
Quando il dolore indica qualcosa di più serio
Non sempre il “dolore alle ovaie in menopausa” è innocuo.
Talvolta può segnalare la presenza di condizioni come endometriosi post-menopausale, torsione ovarica o, più raramente, una massa di natura tumorale.
La menopausaaumenta il rischio di alcune patologie, quindi non bisogna mai sottovalutare il dolore persistente, soprattutto se associato ad altri sintomi come sanguinamento vaginale o perdita di peso non spiegata.
Per una panoramica dettagliata sulle cause più comuni di disturbi pelvici in menopausa e consigli pratici sulla loro gestione quotidiana, esplora la guida su dolori pelvici e addominali in menopausa: cosa sapere.
Conoscere le possibili cause ti permette di non sentirti sola e di intervenire tempestivamente, ascoltando davvero il tuo corpo.
Le principali cause del dolore ovarico in menopausa
Capire cosa scatena il dolore alle ovaie in menopausa può fare la differenza tra il sentirsi smarrite e il prendersi davvero cura di sé.
Anche se la funzione ovarica si riduce nettamente in questa fase della vita, non è raro ritrovarsi ad affrontare fastidi o dolori localizzati nella zona pelvica, spesso confusi proprio con il “dolore alle ovaie”.
Le cause sono molteplici e meritano di essere esaminate una a una, per poter distinguere ciò che è fisiologico da ciò che merita maggiore attenzione.
Tra le principali cause che possono provocare dolore alle ovaie in menopausa trovi:
- Sbalzi ormonali, che influiscono sulla sensibilità dei tessuti e dei legamenti pelvici.
- La comparsa di cisti ovariche anche in età avanzata, spesso asintomatiche ma possibili fonti di dolore se si ingrandiscono o si complicano.
- I fibromi uterini, masse benigne che possono persistere dopo la menopausa e influenzare negativamente il benessere pelvico.
- La cosiddetta sindrome dell’ovaio residuo, in caso di precedenti interventi chirurgici all’apparato genitale.
- Infezioni e disturbi dell’apparato urinario o genitale, che in menopausa diventano più frequenti a causa della riduzione degli estrogeni.
- Problemi intestinali, che a volte si riflettono come dolore ovarico.
Se sospetti la presenza di una cisti, puoi approfondire nella guida suCisti ovariche in menopausa: sintomi e cause, dove troverai spiegazioni dettagliate anche su rischi e opzioni di trattamento.
Quando preoccuparsi: segnali di allarme
Non tutti i dolori vanno presi alla leggera, specialmente dopo la menopausa.
Alcuni segnali meriterebbero sempre una valutazione sia dal tuo ginecologo sia da uno specialista di riferimento.
Ma quali sono questi segnali a cui prestare particolare attenzione? Spesso il tuo corpo ti parla in modo chiaro, basta cogliere i messaggi principali:
- Dolore persistente, che non migliora dopo alcuni giorni o tende addirittura a peggiorare.
- Sanguinamenti vaginali anomali, anche se minimi, soprattutto se la menopausa si è già stabilizzata.
- Dolori molto intensi o acuti, magari associati a nausea, febbre o un senso di malessere generale.
- Gonfiore addominale marcato, senso di peso costante o difficoltà digestive improvvise.
- Perdita inspiegata di peso o sensazione di stanchezza che non passa.
Di fronte a uno di questi sintomi, non minimizzare e non affidarti solo all’automedicazione. Anche piccoli segnalipossono nascondere condizioni che richiedono indagini mirate, come la presenza di un endometrio spesso o alterazioni nella struttura delle ovaie. Puoi saperne di più sul tema consultando la pagina dedicata a Endometrio spesso in menopausa: cosa significa.
Ricorda: prestare attenzione a questi campanelli d’allarme ti permette di intervenire tempestivamente e, in moltissimi casi, prevenire complicazioni più serie. Non sottovalutare mai ciò che senti: solo tu conosci il tuo corpo davvero!
Come viene diagnosticato il dolore alle ovaie in menopausa
Capire la causa precisa del dolore alle ovaie in menopausa richiede sempre un approccio attento e specialistico.
Anche se molte donne si trovano spesso a interrogarsi e a monitorare autonomamente i sintomi, solo le indagini mirate possono realmente chiarire se il fastidio dipende da sbalzi ormonali, da una patologia benigna, o da qualcosa che richiede un intervento tempestivo.
Affrontare la diagnosi con serenità e consapevolezza ti dà la possibilità di gestire meglio la situazione, senza farti sopraffare dall’ansia.
Colloquio clinico e anamnesi
La diagnosi comincia dalla raccolta di informazioni dettagliate. Il ginecologo ti chiederà:
- Da quanto tempo avverti il dolore
- Dove si localizza esattamente e se si irradia verso altre zone, come la schiena o l’inguine
- Se il dolore è continuo o intermittente
- Presenza di sintomi associati come gonfiore addominale, febbre, perdite anomale
Spesso ti verrà chiesto di descrivere l’intensità del dolore su una scala e di annotare se ci sono fattori che lo fanno peggiorare o migliorare. Tenere un piccolo diario dei sintomi può essere molto utile già in questa fase.
Esame ginecologico
Durante la visita, il medico eseguirà un esame pelvico per valutare la presenza di eventuali masse, aumenti di volume o altre alterazioni degli organi interni.
Questo passaggio mette spesso in luce segnali che altrimenti resterebbero nascosti, come rigidità dei tessuti o punti particolarmente dolenti.
Ecografia pelvica
L’ecografia transvaginale (o in certi casi addominale) rappresenta la tecnica principale per approfondire il dolore alle ovaie in menopausa. Questo esame non è doloroso e permette di:
- Visualizzare con chiarezza utero, ovaie e eventuali masse o cisti
- Valutare lo spessore dell’endometrio
- Identificare fibromi, raccolte liquide o segni di infiammazioni
In alcuni casi, se emerge il dubbio di endometriosi o di una formazione atipica, sarà il ginecologo a guidarti verso ulteriori accertamenti specialistici. Puoi trovare ulteriori informazioni nella guida ai sintomi dell’endometriosi.
Esami del sangue e test aggiuntivi
Spesso vengono prescritti esami del sangue per valutare eventuali segni di infezione (come un aumento dei globuli bianchi), marcatori tumorali (ad esempio, CA-125 per sospette masse ovariche), o semplicemente per monitorare l’assetto ormonale generale.
In situazioni particolari, possono aggiungersi:
- Risonanza magnetica pelvica, quando l’ecografia non basta a chiarire il quadro
- Esame delle urine, se si sospettano infezioni urinarie o genitourinarie
- Colposcopia o biopsia nei casi di sanguinamenti anomali associati
Quando la diagnosi richiede approfondimenti ulteriori
Non sempre la causa del dolore alle ovaie in menopausa è immediatamente evidente.
Se i sintomi sono sospetti o persistenti, il ginecologo può programmare controlli ravvicinati o consigliare indagini multidisciplinari, coinvolgendo anche gastroenterologo o urologo.
In presenza di sintomi che fanno pensare a una condizione grave (come un rapido aumento di volume dell’addome, perdita di peso o dolore molto intenso), l’approfondimento non deve mai essere rimandato.
| Step Diagnostico | A cosa serve | Quando è indicato |
| Anamnesi e diario sintomi | Definire il quadro di base | Sempre |
| Esame ginecologico | Individuare segni fisici sospetti | Alle prime visite |
| Ecografia pelvica | Visualizzare organi e masse pelviche | Sempre consigliata |
| Esami del sangue | Valutare infezione, tumori, ormoni | In base ai sintomi |
| Test specialistici | Confermare diagnosi complesse | Se i sintomi non si spiegano |
Diagnosticare la causa del dolore alle ovaie in menopausa è un passaggio fondamentale per individuare il percorso terapeutico più efficace e sentirti finalmente ascoltata.
Se hai dubbi su altri sintomi che accompagnano il dolore, dai uno sguardo anche alla panoramica sui principali sintomi della menopausa, per acquisire ancora più consapevolezza nella gestione del tuo benessere.
Gestione e rimedi per il dolore alle ovaie in menopausa
Affrontare il dolore alle ovaie in menopausa può sembrare un viaggio ad ostacoli, soprattutto se i sintomi danno l’idea che nulla sia più come prima.
La buona notizia è che puoi adottare strategie semplici ma efficaci per migliorare il benessere pelvico, limitare il disagio quotidiano e riconoscere quando serve rivolgersi allo specialista. Prendersi cura di sé in menopausa non è solo una questione di “sopportazione”, ma il frutto di scelte consapevoli e piccoli accorgimenti quotidiani.
Strategie pratiche per il sollievo
Non esiste una ricetta unica che vada bene per tutte: la gestione del dolore alle ovaie in menopausa parte sempre dall’ascolto del proprio corpo. Ecco alcuni passi concreti che puoi mettere in pratica già da oggi:
- Riposo mirato: quando senti dolore, concediti una pausa. Il riposo, distendendosi in posizione comoda, può ridurre la tensione muscolare e aiutare ad allentare la sensazione di peso pelvico.
- Impacchi caldi: posare una borsa dell’acqua calda sull’addome può dare sollievo immediato, rilassando la muscolatura e favorendo la circolazione nella zona dolente.
- Movimento leggero: attività come camminate all’aria aperta, yoga dolce o semplici esercizi di stretchingmantengono il corpo attivo e riducono il rischio che i tessuti pelvici diventino rigidi o contratti.
- Alimentazione equilibrata: una dieta variata, ricca di fibre, frutta e verdura, previene i disturbi intestinalispesso confusi con il dolore ovarico e aiuta a mantenere stabile l’energia, contrastando gonfiore e pesantezza addominale.
- Idratazione: bere acqua regolarmente mantiene il corpo idratato e contribuisce a prevenire la stitichezza, un problema comune in menopausa che può accentuare i dolori addominali.
Farmaci e rimedi naturali
Se il dolore alle ovaie in menopausa è più intenso o fastidioso, puoi valutare con il medico l’uso di farmaci sintomatici o rimedi naturali.
I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come ibuprofene o naprossene, sono spesso prescritti per i dolori pelvici di origine benigna.
In molti casi, soprattutto se il motivo è di tipo infiammatorio o muscolare, questi possono davvero fare la differenza.
Alcune donne trovano beneficio anche da integratori a base di magnesio o prodotti fitoterapici con azione rilassante.
È importante, però, evitare il fai da te: ogni integratore dovrebbe essere scelto su consiglio specialistico, per evitare effetti indesiderati o interazioni con altri farmaci.
Consulta sempre il tuo ginecologo prima di iniziare qualsiasi trattamento.
Un rimedio naturale molto usato è la fitoterapia, soprattutto con piante che aiutano a bilanciare gli ormoni o a calmare la tensione, come la cimicifuga o il trifoglio rosso.
Quando è il momento di rivolgersi al ginecologo
Ci sono situazioni in cui il dolore alle ovaie in menopausa rappresenta un campanello d’allarme a cui dare subito ascolto. Ecco i casi in cui è indispensabile sentire il proprio medico:
- Dolore severo, persistente o che peggiora nel tempo, anche durante le normali attività quotidiane.
- Presenza di sintomi associati come febbre, sanguinamenti vaginali nuovi, nausea intensa o gonfiore addominale marcato.
- Se hai già avuto in passato interventi chirurgici ginecologici o sei a rischio per patologie dell’apparato riproduttivo.
Il medico potrebbe richiedere esami come l’ecografia pelvica, analisi del sangue o una valutazione più approfondita, anche per escludere condizioni più serie come endometriosi, fibromi, cisti complicate o, più raramente, neoplasie.
Prevenzione e attenzione costante
La prevenzione resta la vera alleata durante la menopausa, ancora più che nel periodo fertile. Prenota controlli ginecologici periodici e non aspettare che il dolore diventi insopportabile prima di parlarne con lo specialista. Tieni un diario dei sintomi: annotare come, quando e con quale intensità compare il dolore può aiutare il medico a comprenderne la causa e suggerire il percorso più appropriato.
Una buona prevenzione coinvolge anche la cura dell’alimentazione, un’attività fisica costante, il monitoraggio del benessere psicologico e, se necessario, l’integrazione di sostanze specifiche (su indicazione medica).
Piccoli accorgimenti quotidiani
A volte, sono proprio le abitudini quotidiane a fare la differenza. Vestirsi a strati, evitare sbalzi di temperatura e indossare indumenti comodi, non stretti in vita, possono ridurre il fastidio addominale. Non trascurare il benessere mentale: ritagliarsi momenti di relax, curare le relazioni sociali e praticare tecniche di rilassamento (come respirazione profonda o meditazione) aiuta il corpo ad affrontare meglio i cambiamenti della menopausa.
È importante ricordare che il dolore alle ovaie in menopausa non va mai normalizzato: ogni sintomo merita ascolto e cura.
Prendersi sul serio non vuol dire preoccuparsi di tutto, ma scegliere consapevolmente di investire nel proprio benessere, anche nelle giornate più difficili.
Se cerchi maggiori consigli su come alleviare i disturbi più diffusi in questa fase della vita, scopri anche la guida su come gestire in modo pratico i sintomi più comuni in menopausa.
Potrebbe aiutarti a scoprire altri strumenti utili per rendere più leggere le tue giornate.
Conclusioni
Il dolore alle ovaie in menopausa può generare dubbi e paure, ma sapere che non sei sola e che esistono soluzioni ti permette di affrontare questa fase con serenità.
Ascoltare il tuo corpo, riconoscere i segnali e parlarne con uno specialista sono scelte di responsabilità verso te stessa.
La valutazione con un professionista serve non solo per togliersi ogni dubbio, ma anche per riscoprire nuove strade di benessere e sentirti accompagnata in ogni cambiamento.
Non rimandare se il dolore persiste o si associa a sintomi insoliti: agire in tempo può davvero fare la differenza, sia per la tua salute fisica che per quella emotiva.
Se hai bisogno di chiarezza o vuoi un confronto su ciò che senti, puoi prenotare una consulenza gratuita: il team Menostop è sempre disponibile ad ascoltarti e guidarti senza giudizio.
Vuoi approfondire argomenti correlati come cause, sintomi e possibili trattamenti della menopausa? Puoi trovare molte risposte e consigli pratici nella guida alla menopausa e ai suoi effetti.
FAQ
Quando preoccuparsi per il dolore alle ovaie?
Preoccupati se il dolore è persistente, intenso, peggiora col tempo o compare insieme a perdite anomale, febbre, gonfiore addominale marcato o improvvisa perdita di peso. Rivolgiti sempre al ginecologo in presenza di uno di questi sintomi.
Perché in menopausa fa male il basso ventre?
Il basso ventre può fare male per diversi motivi: calo degli ormoni, cambiamenti nei tessuti pelvici, presenza di cisti o fibromi, o anche per disturbi intestinali accentuati dalla menopausa. La diagnosi precisa può essere indicata solo da uno specialista.
Quali sono i sintomi di una cisti ovarica semplice in menopausa?
Di solito, una cisti ovarica semplice può causare dolore o fastidio localizzato, senso di peso, gonfiore dell’addome o irregolarità nelle perdite vaginali. In molti casi può essere asintomatica e scoperta solo durante i controlli ecografici.
Quali sono i sintomi del tumore alle ovaie durante la menopausa?
I sintomi possono essere vaghi e includere gonfiore addominale, dolori persistenti al basso ventre, senso di pesantezza, perdita di peso ingiustificata, pancia gonfia e cambiamenti nelle abitudini intestinali. La comparsa di sanguinamenti vaginali dopo la menopausa è un segnale che richiede sempre un controllo medico.
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“Il nostro obiettivo È quello di favorire il più possibile la presa di coscenza del corpo, attraverso il movimento impari a conoscere il tuo corpo e percepire I segnali di allarme! Una ottima rieducazione pelvica fatta da un Chinesiologo esperto del nostro team può fare la differenza! ” (Dott. Marco Toninelli)