La ritenzione idrica in menopausa è un fenomeno che molte donne sperimentano durante questa fase di transizione della vita.
Il legame tra ritenzione idrica e menopausa è stretto e complesso, influenzato principalmente dai cambiamenti ormonali che caratterizzano questo periodo.
Comprendere i meccanismi alla base di questo disturbo e conoscere le strategie più efficaci per gestirlo può fare una grande differenza nel benessere quotidiano.
In questo articolo, esploreremo in dettaglio i meccanismi dietro la ritenzione idrica durante la menopausa, i sintomi più comuni, i fattori di rischio e i rimedi più efficaci, sia naturali che farmacologici, supportati dalle evidenze scientifiche più recenti.

Cos’è la Ritenzione Idrica e Come si Manifesta in Menopausa
La ritenzione idrica è l’accumulo di liquidi nei tessuti del corpo, che si manifesta tipicamente con gonfiore, sensazione di pesantezza e aumento del volume corporeo, soprattutto nelle estremità.
Durante la menopausa, questo fenomeno diventa particolarmente comune e può influenzare significativamente la qualità della vita.
La ritenzione idrica in menopausa è un fenomeno multifattoriale, legato soprattutto ai cambiamenti ormonali e allo stile di vita. La sindrome da ritenzione idrica è infatti comune nelle cliniche della menopausa e può essere esacerbata da eventi emotivi o cambiamenti nello stile di vita (Dunnigan et al., 1999; Erdélyi et al., 2023).
Cosa Causa la Ritenzione Idrica in Menopausa
Il Ruolo Cruciale degli Ormoni
Durante la menopausa, i livelli di estrogeni subiscono una fluttuazione significativa prima di diminuire drasticamente.
Questo cambiamento ormonale può influire profondamente sulla capacità del corpo di gestire i liquidi, portando alla ritenzione idrica in menopausa.
Gli estrogeni hanno un ruolo cruciale nel mantenere l’equilibrio dei fluidi nel corpo; quindi, quando questi ormoni diminuiscono, può verificarsi un accumulo di liquidi nei tessuti.
Gli estrogeni e i progestinici giocano infatti un ruolo chiave nella regolazione dei liquidi corporei e del bilancio elettrolitico (Stachenfeld, 2014; Ernst, 1986; Grant, 1986; Erdélyi et al., 2023; Dunnigan et al., 1999).
Meccanismi Ormonali e Regolazione dei Fluidi
La ricerca scientifica ha chiarito diversi meccanismi attraverso i quali gli ormoni influenzano la ritenzione idrica:
Alterazione della sensibilità alla sete: Durante la menopausa, la diminuzione degli estrogeni può alterare la sensibilità alla sete e la capacità di trattenere acqua, aumentando il rischio sia di ritenzione idrica che di disidratazione (Stachenfeld, 2014).
Influenza sull’aldosterone: Alcuni progestinici possono ridurre la ritenzione idrica contrastando l’azione dell’aldosterone, un ormone che regola il bilancio di sodio e acqua nel corpo. Tuttavia, possono anche aumentare i rischi cardiovascolari se non bilanciati correttamente (Stachenfeld, 2014; Dunnigan et al., 1999).
Regolazione osmotica: La terapia estrogenica può migliorare la regolazione osmotica e aiutare a mantenere l’idratazione corretta, riducendo gli episodi di ritenzione idrica (Stachenfeld, 2014; Erdélyi et al., 2023).
Fattori che Contribuiscono alla Ritenzione Idrica
Oltre ai cambiamenti ormonali, diversi fattori possono contribuire o aggravare la ritenzione idrica in menopausa:
- Fluttuazioni ormonali: Le variazioni nei livelli di estrogeni e progesterone possono alterare il modo in cui il corpo trattiene i liquidi, creando un effetto ciclico di accumulo e rilascio.
- Dieta: Un’alimentazione ricca di sodio può aggravare significativamente la ritenzione idrica. Alimenti trasformati e salati sono spesso i principali colpevoli. Anche un’alimentazione ricca di carboidrati può contribuire al problema (Dunnigan et al., 1999; Erdélyi et al., 2023).
- Stile di vita sedentario: La mancanza di attività fisica può contribuire a una circolazione sanguigna scarsa, aumentando il rischio di gonfiore e accumulo di liquidi nelle estremità inferiori.
- Obesità: L’eccesso di peso corporeo è un fattore di rischio importante per la ritenzione idrica, creando pressione sul sistema circolatorio e linfatico.
- Stress: Gli eventi emotivi e lo stress psicologico possono influenzare negativamente gli ormoni e contribuire al gonfiore addominale e alla ritenzione di liquidi (Dunnigan et al., 1999).
- Alcune terapie farmacologiche: Alcuni farmaci possono avere come effetto collaterale la ritenzione di liquidi.
I Sintomi della Ritenzione Idrica in Menopausa
Riconoscere i sintomi della ritenzione idrica è fondamentale per intervenire tempestivamente. I sintomi più comuni associati alla menopausa e ritenzione idrica includono:
- Gonfiore: La ritenzione idrica in menopausa si manifesta spesso come gonfiore, soprattutto alle estremità (mani e piedi) e agli arti inferiori, ma può interessare anche la zona addominale. Molte donne notano che anelli e scarpe diventano più stretti nel corso della giornata.
- Aumento di peso improvviso: Spesso causato dall’accumulo di liquidi piuttosto che da un reale aumento del grasso corporeo. Questo può essere particolarmente frustrante per le donne che stanno cercando di mantenere il peso sotto controllo.
- Sensazione di pesantezza: Molte donne riferiscono una sensazione generale di pesantezza o tensione nel corpo, specialmente nelle gambe e nei piedi alla fine della giornata.
- Pelle tesa e lucida: Nelle zone interessate dal gonfiore, la pelle può apparire tesa, lucida e, se premuta, può mantenere l’impronta del dito per alcuni secondi (segno della fovea).
- Fluttuazioni del peso corporeo: Variazioni significative del peso nell’arco di pochi giorni, spesso correlate ai cambiamenti ormonali residui.
- Rigidità articolare: Soprattutto al mattino, dovuta all’accumulo di liquidi intorno alle articolazioni.
L’Impatto della Ritenzione Idrica sulla Qualità della Vita
La ritenzione idrica può avere un impatto significativo sulla qualità della vita durante la menopausa. Oltre al disagio fisico, può influenzare:
- L’autostima e l’immagine corporea
- La capacità di svolgere attività fisiche
- La scelta dell’abbigliamento
- Il benessere emotivo generale
- La motivazione a mantenere uno stile di vita sano
Comprendere che si tratta di un fenomeno gestibile e non di un aumento di peso reale può aiutare ad affrontare meglio questa situazione.

Rimedi Efficaci per Combattere la Ritenzione Idrica in Menopausa
Esistono diversi approcci per gestire efficacemente la ritenzione idrica durante la menopausa, dai rimedi naturali alle terapie mediche. Una gestione efficace richiede attenzione all’idratazione, alla dieta, all’attività fisica e, se necessario, a una terapia ormonale personalizzata.
Idratazione Adeguata: Il Paradosso dell’Acqua
Paradossalmente, bere più acqua può aiutare a ridurre la ritenzione idrica. Mantenersi idratate è vitale durante la menopausa e può sembrare controintuitivo, ma quando il corpo è ben idratato, è meno propenso a trattenere liquidi.
Gli esperti raccomandano un’adeguata idratazione di circa 33 mL per kg di peso corporeo al giorno (Erdélyi et al., 2023). Questo significa che una donna di 60 kg dovrebbe bere circa 2 litri di acqua al giorno.
Assicuratevi di bere molta acqua per mantenervi idratate ed evitare che il corpo trattenga ulteriormente i liquidi come meccanismo di difesa contro la disidratazione.
Drenaggio dei Liquidi: Bevande Naturali Diuretiche
Per favorire il drenaggio dei liquidi in menopausa, l’assunzione di tè naturali può essere molto efficace:
- Tè verde: Noto per le sue proprietà diuretiche e antiossidanti, aiuta a ridurre l’accumulo di liquidi nel corpo senza causare squilibri elettrolitici.
- Tè d’ortica: Tradizionalmente utilizzato per le sue proprietà depurative e drenanti, favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso attraverso i reni.
- Tè di tarassaco: Un altro rimedio erboristico efficace che supporta la funzione renale e promuove l’eliminazione dei liquidi.
- Infusi di betulla: Conosciuti per le loro proprietà drenanti naturali.
Queste bevande possono aiutare a ridurre l’accumulo di liquidi nel corpo in modo naturale e sicuro.
Cambiare Abitudini Alimentari
Mantenere una dieta equilibrata è fondamentale per gestire la ritenzione idrica in menopausa:
- Ridurre il sodio: Limitate il consumo di sale e cibi trasformati, che sono spesso ricchi di sodio nascosto. Leggete attentamente le etichette degli alimenti confezionati.
- Aumentare il potassio: Puntate su frutta e verdura fresche, ricche di potassio, che possono aiutare a bilanciare i fluidi corporei. Banane, avocado, patate dolci, spinaci e pomodori sono ottime scelte.
- Limitare i carboidrati raffinati: Un’alimentazione eccessivamente ricca di carboidrati può contribuire alla ritenzione idrica (Dunnigan et al., 1999; Erdélyi et al., 2023).
- Consumare proteine adeguate: Le proteine aiutano a mantenere la pressione osmotica corretta nel sangue, prevenendo la fuoriuscita di liquidi nei tessuti.
- Include alimenti diuretici naturali: Cetrioli, sedano, asparagi, melone, anguria e prezzemolo hanno proprietà diuretiche naturali.
Esercizio Fisico Regolare
L’attività fisica è essenziale per migliorare la circolazione sanguigna e linfatica, riducendo il gonfiore e favorendo l’eliminazione dei liquidi in eccesso.
- Camminata: Anche una semplice passeggiata quotidiana di 30 minuti può fare una grande differenza nel contrastare la ritenzione idrica. Il movimento delle gambe attiva la pompa muscolare che spinge i liquidi verso l’alto.
- Yoga: Alcune posizioni yoga, in particolare quelle che prevedono l’inversione (gambe sollevate), possono aiutare il drenaggio linfatico e ridurre il gonfiore delle estremità inferiori.
- Nuoto e attività in acqua: L’acqua esercita una pressione naturale sul corpo che favorisce il drenaggio dei liquidi.
- Esercizi di resistenza leggera: Aiutano a mantenere la massa muscolare, che supporta la circolazione e il metabolismo.
Attività leggere ma costanti possono fare una grande differenza nel contrastare la ritenzione idrica e migliorare il benessere generale.
Sostegno Erboristico e Integratori Naturali
Diversi rimedi naturali possono supportare le funzioni renali e promuovere l’eliminazione dei liquidi in eccesso:
- Tarassaco: Un diuretico naturale che supporta la funzione epatica e renale.
- Pilosella: Nota per le sue proprietà drenanti e depurative.
- Fitoestrogeni: L’integrazione con fitoestrogeni (come quelli contenuti nella soia, nel trifoglio rosso o nell’isoflavone di kudzu) può apportare benefici significativi nella regolazione dell’equilibrio dei fluidi nel corpo femminile durante questa fase delicata della vita. Alcuni studi suggeriscono che possano aiutare a mitigare gli effetti della diminuzione degli estrogeni (Dunnigan et al., 1999).
- Supplementi di flavonoidi: Uno studio ha dimostrato che i supplementi a base di flavonoidi possono migliorare la salute delle gambe e ridurre la ritenzione idrica nelle donne in premenopausa, con potenziali benefici anche per le donne in menopausa (Christie et al., 2004).
Attenzione: Prima di iniziare qualsiasi integratore, consultate sempre un professionista della salute, specialmente se state assumendo altri farmaci o avete condizioni mediche preesistenti.
Il Ruolo della Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS)
La terapia ormonale sostitutiva può svolgere un ruolo importante nella gestione della ritenzione idrica in menopausa, ma deve essere attentamente personalizzata.
Benefici della TOS: La terapia ormonale sostitutiva può aiutare a gestire la ritenzione idrica ristabilendo parzialmente l’equilibrio ormonale. Gli estrogeni, in particolare, possono migliorare la regolazione osmotica e la gestione dei fluidi corporei (Stachenfeld, 2014; Dunnigan et al., 1999).
Precauzioni necessarie: La TOS deve essere personalizzata per evitare effetti collaterali come edema, ipertensione e aumento del rischio cardiovascolare. Non tutte le forme di terapia ormonale sono uguali, e alcune formulazioni di progestinici possono effettivamente ridurre la ritenzione idrica contrastando l’aldosterone (Stachenfeld, 2014; Dunnigan et al., 1999).
Valutazione individuale: La decisione di utilizzare la TOS per gestire la ritenzione idrica deve essere presa insieme al proprio medico, valutando attentamente i benefici e i rischi individuali, la storia medica personale e familiare.
Tecniche di Gestione dello Stress
Lo stress può influenzare negativamente gli ormoni e contribuire al gonfiore addominale e alla ritenzione di liquidi. Praticate tecniche di gestione dello stress come:
- Meditazione: Riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress che può influenzare la ritenzione idrica.
- Respirazione profonda: Tecniche di respirazione diaframmatica possono calmare il sistema nervoso e migliorare la circolazione.
- Yoga e tai chi: Combinano movimento dolce, respirazione e mindfulness.
- Massaggi linfodrenanti: Possono aiutare a mobilizzare i liquidi accumulati nei tessuti.
Altre Strategie Pratiche
- Elevare le gambe: Quando possibile, sollevare le gambe per 15-20 minuti al giorno favorisce il ritorno venoso e il drenaggio dei liquidi.
- Evitare di stare in piedi o seduti troppo a lungo: Cambiare frequentemente posizione aiuta la circolazione.
- Indossare calze compressive: Possono essere utili per chi soffre di gonfiore significativo alle gambe, migliorando il ritorno venoso.
- Limitare l’esposizione al calore eccessivo: Il caldo può dilatare i vasi sanguigni e peggiorare la ritenzione idrica.
- Dormire adeguatamente: Un sonno di qualità supporta la regolazione ormonale e la funzione renale.
Tabella: Temi Principali e Raccomandazioni sulla Ritenzione Idrica in Menopausa
| Tema | Principali Evidenze e Raccomandazioni | Citazioni Scientifiche |
| Meccanismi ormonali e fluidi | Ruolo chiave di estrogeni e progestinici nella regolazione dei liquidi; rischio di alterazioni nella sensibilità alla sete e nell’equilibrio idrico; la HRT può migliorare la regolazione osmotica | Stachenfeld, 2014; Ernst, 1986; Grant, 1986; Dunnigan et al., 1999 |
| Sintomi e prevalenza | Gonfiore (soprattutto arti inferiori), sensazione di pesantezza, aumento di peso da liquidi; comune nelle cliniche della menopausa; fattori di rischio: obesità, stress, sedentarietà, dieta ricca di carboidrati | Dunnigan et al., 1999; Erdélyi et al., 2023 |
| Raccomandazioni su idratazione e dieta | Importanza di adeguata idratazione (circa 33 mL/kg/die); dieta equilibrata con riduzione di sodio e carboidrati raffinati; aumento di potassio attraverso frutta e verdura | Erdélyi et al., 2023; Dunnigan et al., 1999 |
| Terapia ormonale e gestione | La HRT può essere utile ma deve essere personalizzata per evitare edema e ipertensione; alcuni progestinici riducono la ritenzione contrastando l’aldosterone; attenzione ai rischi cardiovascolari | Stachenfeld, 2014; Dunnigan et al., 1999; Erdélyi et al., 2023 |
| Stile di vita e attività fisica | Esercizio fisico regolare migliora circolazione e drenaggio linfatico; gestione dello stress attraverso meditazione e respirazione; importanza del sonno adeguato | Erdélyi et al., 2023; Dunnigan et al., 1999 |
Tabella 1: Sintesi delle principali evidenze scientifiche sulla ritenzione idrica in menopausa e raccomandazioni per la gestione.
Mantenere uno Stile di Vita Sano Durante la Menopausa
Avere uno stile di vita sano è fondamentale non solo per affrontare la ritenzione idrica ma anche per migliorare il benessere generale durante la menopausa. Un approccio olistico che integra alimentazione, movimento, gestione dello stress e, quando necessario, supporto medico, rappresenta la strategia più efficace.
Avere consapevolezza delle proprie esigenze corporee è essenziale in questa fase della vita. Ascoltare i segnali del proprio corpo e rispondere con scelte consapevoli può trasformare un periodo di sfide in un’opportunità di crescita e benessere.
Quando Consultare un Professionista
Sebbene la ritenzione idrica in menopausa sia comune e spesso gestibile con modifiche allo stile di vita, è importante consultare un medico quando:
- Il gonfiore è improvviso, grave o unilaterale (potrebbe indicare un problema circolatorio serio)
- Si accompagna a difficoltà respiratorie o dolore al petto
- Persiste nonostante le modifiche allo stile di vita
- Si verifica un aumento di peso rapido e significativo
- Compaiono altri sintomi preoccupanti come vertigini, confusione o debolezza estrema
Si desidera valutare l’opportunità di una terapia ormonale sostitutiva
Un medico può escludere altre cause di ritenzione idrica, come problemi cardiaci, renali, epatici o tiroidei, e fornire un piano di trattamento personalizzato.
Conclusioni: Affrontare la Ritenzione Idrica con Consapevolezza
La ritenzione idrica in menopausa è un fenomeno multifattoriale, legato soprattutto ai cambiamenti ormonali, in particolare alla diminuzione degli estrogeni, e allo stile di vita.
Gli estrogeni e i progestinici giocano un ruolo chiave nella regolazione dei liquidi corporei e del bilancio elettrolitico, e la loro fluttuazione durante la menopausa può alterare la capacità del corpo di gestire correttamente i fluidi.
Una gestione efficace richiede un approccio integrato che includa:
- Adeguata idratazione (circa 33 mL/kg/die)
- Dieta equilibrata con riduzione di sodio e carboidrati raffinati
- Aumento del consumo di potassio attraverso frutta e verdura
- Attività fisica regolare per migliorare la circolazione
- Gestione dello stress attraverso tecniche di rilassamento
- Quando appropriato, terapia ormonale personalizzata
Affrontando proattivamente la ritenzione idrica con rimedi naturali, modifiche allo stile di vita e, se necessario, supporto medico, è possibile alleviare i sintomi sgradevoli associati alla menopausa e vivere questa transizione con maggiore serenità e benessere.
Ricordate che ogni donna vive la menopausa in modo unico, e ciò che funziona per una persona potrebbe richiedere aggiustamenti per un’altra. L’importante è mantenere un dialogo aperto con i professionisti della salute e prestare attenzione ai segnali del proprio corpo, per trovare la strategia più adatta alle proprie esigenze individuali.
FAQ
Qual è il miglior drenante per la menopausa?
I migliori drenanti naturali per la menopausa includono tè verde, tè d’ortica e tè di tarassaco, tutti con proprietà diuretiche naturali che favoriscono l’eliminazione dei liquidi senza causare squilibri elettrolitici. Anche gli infusi di betulla sono efficaci. Per quanto riguarda gli integratori, il tarassaco e la pilosella supportano la funzione renale e promuovono il drenaggio. Uno studio ha dimostrato che i supplementi a base di flavonoidi possono migliorare la salute delle gambe e ridurre la ritenzione idrica. Tuttavia, il “miglior” drenante dipende dalle caratteristiche individuali. È importante bere circa 33 mL di acqua per kg di peso corporeo al giorno e consultare sempre un professionista della salute prima di iniziare integratori, specialmente se si assumono altri farmaci.
Cosa prendere in menopausa per sgonfiarsi?
Per sgonfiarsi in menopausa, un approccio integrato è più efficace. Dal punto di vista nutrizionale: aumentare l’idratazione (paradossalmente bere più acqua riduce la ritenzione), ridurre il sodio limitando cibi trasformati e salati, aumentare il potassio con frutta e verdura (banane, avocado, spinaci), e limitare i carboidrati raffinati. Tra i rimedi naturali: tè verde, ortica o tarassaco come diuretici naturali, integratori di tarassaco o pilosella sotto supervisione medica, e fitoestrogeni che possono aiutare a regolare l’equilibrio dei fluidi. L’attività fisica regolare (camminata, yoga, nuoto) migliora la circolazione e il drenaggio linfatico. In alcuni casi, la terapia ormonale sostitutiva personalizzata può essere utile. È fondamentale consultare un medico per un piano personalizzato, soprattutto se il gonfiore persiste nonostante le modifiche allo stile di vita.
Quale ormone aumenta la ritenzione idrica?
La ritenzione idrica in menopausa è principalmente influenzata dalle fluttuazioni e dalla diminuzione degli estrogeni, che hanno un ruolo cruciale nella regolazione dei liquidi corporei e del bilancio elettrolitico. Gli estrogeni influenzano la sensibilità alla sete e la capacità del corpo di trattenere acqua correttamente. Anche il progesterone gioca un ruolo: alcuni progestinici possono effettivamente ridurre la ritenzione idrica contrastando l’azione dell’aldosterone (l’ormone che regola sodio e acqua), mentre altri possono peggiorarla. L’aldosterone stesso è un ormone chiave che, quando elevato, aumenta la ritenzione di sodio e acqua nei reni. Durante la menopausa, lo squilibrio tra estrogeni, progesterone e altri ormoni come l’aldosterone crea le condizioni per la ritenzione idrica. La terapia ormonale sostitutiva può aiutare a ripristinare l’equilibrio, ma deve essere personalizzata per evitare effetti collaterali come edema e ipertensione.
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