Colesterolo e menopausa: valori, rischi e come abbassarli

Vampate, sonno leggero, umore che cambia. In mezzo a tutto questo, spesso si aggiunge un altro ospite scomodo: il colesterolo che sale.

Con la riduzione degli estrogeni, l’equilibrio tra colesterolo LDL e HDL tende a spostarsi, e il cuore ne risente se non interveniamo per tempo.

Parlare di colesterolo e menopausa non serve a spaventarti, serve a darti controllo.

Monitorare i valori in questa fase è una scelta di prevenzione: colesterolo totale idealmente sotto 200 mg/dl, HDL sopra 45 mg/dl, LDL più basso possibile in base al tuo rischio.

Sapere dove sei oggi ti aiuta a proteggere arterie e cuore domani.

In questo post troverai ciò che è davvero utile: perché il colesterolo aumenta in menopausa, quali sono i valori a cui prestare attenzione, e consigli pratici che puoi applicare subito.

Parleremo di abitudini che fanno la differenza, come alimentazione ricca di fibre, attività fisica regolare, peso stabile, sonno e gestione dello stress, e quando è il caso di valutare terapie con il medico.

Se ti stai chiedendo da dove iniziare, la risposta è semplice: piccoli passi, costanti, guidati da obiettivi chiari.

Con informazioni affidabili e scelte quotidiane mirate, puoi mantenere il colesterolo in equilibrio e attraversare la menopausa con più energia e serenità.

Pronta a prenderti cura del tuo cuore?

Perché il Colesterolo Aumenta Durante la Menopausa?

Quando parliamo di colesterolo e menopausa parliamo di un equilibrio che cambia. La caduta degli estrogeni modifica come il corpo gestisce grassi e zuccheri.

Il risultato è un profilo lipidico meno favorevole e, se non lo controlli, un rischio cardiovascolare più alto.

Capire il perché ti aiuta a riconoscere i segnali e ad agire con tempestività.

Il Ruolo Protettivo degli Estrogeni

Con la menopausa questo “scudo” si indebolisce. Il calo estrogenico rompe l’equilibrio tra colesterolo buono e cattivo, peggiora la sensibilità all’insulina e favorisce l’accumulo di grasso viscerale. In pratica, il profilo metabolico tende ad assomigliare di più a quello maschile: più deposito addominale, più resistenza insulinica, più infiammazione di base. Tutti fattori che spingono verso valori lipidici più alti e maggior rischio di placca.

Gli estrogeni, prodotti dalle ovaie, sono un alleato del cuore. Influenzano il metabolismo dei lipidi, aiutano a mantenere basse le LDL e sostengono le HDL. Inoltre, favoriscono la produzione di ossido nitrico che mantiene le arterie elastiche e reattive. È come avere un sistema di manutenzione che limita l’accumulo di colesterolo nelle pareti dei vasi.

Ecco cosa accade più spesso:

  • Meno protezione vascolare: arterie meno flessibili e più soggette a danni.
  • Più insulino-resistenza: zuccheri meno controllati e trigliceridi che salgono.
  • Redistribuzione del grasso: più grasso addominale, che agisce come un organo pro-infiammatorio.

I Cambiamenti nel Profilo Lipidico

Con la menopausa, il profilo lipidico cambia in modo prevedibile:

  • Colesterolo totale in aumento: per effetto della riduzione degli estrogeni.
  • LDL più alte: il “cattivo” tende a salire e a depositarsi nelle arterie.
  • HDL in calo o stabili: si perde una parte della protezione “spazzina”.
  • Trigliceridi più alti: complici dieta, insulino-resistenza e meno attività fisica.

Questi cambiamenti non sono solo numeri. Nel tempo favoriscono la formazione di placche aterosclerotiche, che restringono le arterie e compromettono la circolazione. Ecco perché tenere sotto controllo i valori è un atto di prevenzione concreto.

Un dato che aiuta a capire l’impatto: in Italia, circa il 38% delle donne in menopausa presenta ipercolesterolemia sopra 240 mg/dl. Un altro 35% si colloca nella fascia di confine tra 200 e 239 mg/dl. Questo significa che molte donne, spesso senza sintomi, vivono con un rischio aumentato e non sempre lo sanno.

Segnali pratici a cui prestare attenzione:

  • LDL che tendono a crescere dopo i 50 anni.
  • HDL che scendono sotto il livello desiderabile.
  • Trigliceridi che si muovono verso l’alto con abitudini sedentarie e zuccheri raffinati.

La buona notizia è che puoi agire. Stile di vita, controlli periodici e, quando serve, terapia mirata aiutano a riportare i valori in un range più sicuro e a proteggere cuore e vasi.

Quali Sono i Valori Ideali del Colesterolo in Menopausa?

Capire i numeri ti dà potere.

In menopausa, il profilo lipidico tende a peggiorare per il calo degli estrogeni, quindi conoscere i valori obiettivo aiuta a prevenire aterosclerosi e problemi cardiovascolari.

Ecco i riferimenti più utili quando si parla di colesterolo e menopausa, con soglie chiare da tenere a mente.

ParametroValore desiderabile
Colesterolo totaleInferiore a 200 mg/dl
LDL (colesterolo “cattivo”)Ottimale < 100 mg/dl; borderline 130-159 mg/dl; alto ≥ 160 mg/dl
HDL (colesterolo “buono”)Desiderabile > 45 mg/dl; ottimale ≥ 60 mg/dl
TrigliceridiNormali < 150 mg/dl; borderline 150-199 mg/dl; alti ≥ 200 mg/dl

Un promemoria rapido: l’indice di rischio si calcola dividendo colesterolo totale per HDL. Nelle donne dovrebbe restare sotto 4,5.Esempio utile: se il totale è 210 e l’HDL è 70, il rapporto è 3, quindi basso rischio.

Colesterolo Totale e LDL: Il ‘Cattivo’ da Controllare

L’LDL è la frazione che tende a depositarsi nelle arterie e, nel tempo, favorisce la formazione di placche. Durante la menopausa i livelli di LDL spesso aumentano, perché cala la protezione degli estrogeni. Risultato: il rischio cardiovascolare sale se non intervieni con stile di vita e controlli regolari.

In pratica, pensa all’LDL come alla polvere che si attacca alle pareti dei vasi. Più ne circola, più si accumula. La menopausa rende questa “polvere” più appiccicosa, quindi servono scelte mirate per contenerla.

Colesterolo HDL e Trigliceridi: Il ‘Buono’ e Oltre

L’HDL funziona come uno “spazzino” che aiuta a rimuovere il colesterolo dalle arterie. In menopausa può diminuire, quindi preservarlo conta. Un valore ottimale è pari o superiore a 60 mg/dl. Valori sopra 45 mg/dl restano comunque protettivi, ma puntare più in alto offre un margine di sicurezza maggiore.

I trigliceridi riflettono soprattutto dieta e movimento. Aumentano con eccesso di zuccheri, alcol e sedentarietà, e in menopausa tendono a salire per l’insulino-resistenza che può comparire.

Obiettivo realistico: mantieni l’HDL alto e i trigliceridi bassi con dieta ricca di fibre, pesce azzurro, olio extravergine di oliva, legumi, frutta secca. Bastano 30 minuti al giorno di camminata veloce per migliorare questi numeri in modo concreto.

colesterolo e menopausa: come proteggere il Cuore

Come Abbassare il Colesterolo in Menopausa con Dieta e Stile di Vita

Colesterolo e menopausa vanno spesso insieme, ma non in modo inevitabile. Con scelte mirate su alimentazione, movimento e controllo del peso puoi ridurre l’LDL, sostenere l’HDL e tenere a bada i trigliceridi.

Pensa a una strategia semplice e costante, fatta di pasti intelligenti e attività fisica regolare.

Consigli Alimentari per un Profilo Lipidico Sano

Il piatto giusto può cambiare i tuoi numeri. L’obiettivo è ridurre i grassi che alzano l’LDL e aumentare fibre e grassi “buoni” che puliscono i vasi.

  • Mangia pesce azzurro 3-4 volte a settimana: gli omega-3 aiutano trigliceridi e sostengono l’HDL.
  • Scegli cereali integrali al posto di farine raffinate. Avena, orzo e pane integrale stabilizzano glicemia e colesterolo.
  • Porta in tavola legumi 3 volte a settimana: fagioli, ceci e lenticchie forniscono fibre solubili utili per ridurre l’LDL.
  • Consuma frutta secca in piccole porzioni: noci, mandorle e pistacchi forniscono grassi insaturi che proteggono il cuore.
  • Aumenta le fibre solubili: una ciotola di fiocchi d’avena o una mela al giorno aiuta a “intrappolare” il colesterolo nell’intestino.
  • Usa olio extravergine di oliva come condimento principale: ricco di grassi monoinsaturi favorevoli al profilo lipidico.
  • Riduci carni grasse, insaccati e latticini interi: fonti di grassi saturi che spingono l’LDL verso l’alto.
  • Taglia fritti, prodotti industriali da forno e snack salati: attenzione ai grassi trans, spesso nascosti nelle etichette.
  • Controlla zuccheri e dolci: zuccheri rapidi e bevande zuccherate alzano trigliceridi e peggiorano la sensibilità insulinica.
  • Valuta soia e derivati come alternativa proteica: possono aiutare il profilo lipidico in una dieta varia.

Esempio pratico per iniziare oggi:

  • Colazione: yogurt bianco con avena e frutti di bosco
  • Pranzo: insalata di ceci con verdure e olio EVO
  • Cena: sgombro alla piastra con orzo e verdure di stagione

Semplice, saziante, efficace.

L’Importanza dell’Esercizio Fisico e del Controllo Peso

Il movimento è un “farmaco” senza effetti collaterali. Aumenta l’HDL, riduce l’LDL piccolino e pericoloso, abbassa i trigliceridi e migliora la sensibilità insulinica.

  • Punta ad almeno 150 minuti a settimana di attività aerobica: camminata veloce, bicicletta o nuoto sono ideali.
  • Aggiungi 2 sedute di rinforzo muscolare: bastano esercizi a corpo libero per migliorare metabolismo e postura.
  • Scegli la camminata veloce come abitudine quotidiana: 30 minuti al giorno fanno già la differenza sul profilo lipidico.
  • Il nuoto aiuta se hai dolori articolari: è completo, riduce lo stress e sostiene la salute cardiovascolare.
  • Muoviti spesso nella giornata: fai le scale, alzati ogni ora, spezza la sedentarietà.

Il peso conta perché il grasso viscerale è metabolicamente attivo. Mantenerlo nella norma aiuta colesterolo, pressionee glicemia. Lavora su:

  • Porzioni più consapevoli e piatti ricchi di fibre, che saziano di più.
  • Un leggero deficit calorico se devi dimagrire, senza diete drastiche.
  • Regolarità nei pasti, per evitare picchi glicemici e fame nervosa.

Quando Rivolgersi a un Medico

Se, nonostante dieta e movimento per 3-6 mesi, l’LDL resta alto o i trigliceridi non scendono, è il momento di parlarne con il medico. Valuta anche il consulto prima se hai storia familiare di infarto o ictus, diabete, ipertensioneo se fumi.

Cosa monitorare oltre al colesterolo:

  • Pressione arteriosa, per proteggere le arterie.
  • Glicemia e, se indicato, emoglobina glicata, per inquadrare la resistenza insulinica.
  • Trigliceridi, perché spesso salgono con zuccheri e sedentarietà.

Possibili terapie da discutere:

  • Statine o altri ipolipemizzanti, se i target LDL non si raggiungono con lo stile di vita.
  • Terapia ormonale sostitutiva, solo se appropriata e su prescrizione, valutando rischi e benefici. Le formulazioni transdermiche possono essere considerate se i trigliceridi sono alti.
  • Integratori come fitosteroli o omega-3, utili in alcuni casi, ma sempre sotto controllo medico per dosi e interazioni.

Agire presto è la scelta più saggia. Con una strategia condivisa e personalizzata, colesterolo e menopausa possono convivere in modo molto più sereno.

“Per compensare al peggioramento del profilo lipidico indotto dal calo degli estrogeni e necessario porre ancora di più una maggiore attenzione all’ottimizzazione dello stile di vita che ci consente di compensare il peggioramento del quadro lipidico.

Incrementare l’attività fisica ed orientarsi nella scelta di alimenti come i fiocchi di avena o in generale incrementare il consumo della fibra alimentare, gioca un ruolo importante nel miglioramento del quadro lipidico! inoltre anche la frutta secca contribuisce ad aumentare i livelli di colesterolo buono Hdl e quindi a migliorare il quadro lipidico.

Importante anche ridurre il consumo di bevande zuccherate e alcoliche in quanto contribuiscono direttamente ad incrementare i livelli di trigliceridi nel sangue!

Piccoli accorgimenti, come quelli sopra descritti, possono fare un’ enorme differenza nel miglioramento del quadro lipidico nella menopausa. ” (Dott. Marco Toninelli)

Conclusioni

Colesterolo e menopausa vanno affrontati con lucidità e metodo. Il calo degli estrogeni tende ad alzare LDL e trigliceridi, e a ridurre HDL, ma con alimentazione ricca di fibre e grassi “buoni”, attività fisica costante, controllo del peso e monitoraggi periodici puoi ridurre il rischio cardiovascolare in modo concreto. Non sottovalutare i cambiamenti, trasformali in un piano d’azione semplice e sostenibile.

Fissa obiettivi chiari, rivedi la dieta, muoviti ogni giorno, verifica i valori con il medico. Se dopo 3-6 mesi i target non si avvicinano, valuta terapie e integratori con un professionista.

Vuoi un supporto personalizzato fin da subito?

Prenota una prima consulenza gratuita per valutare sintomi e priorità su Menostop: https://www.menostop.it/appuntamento/.

Prenderti cura del cuore in questa fase significa guadagnare energia, sonno migliore e serenità a lungo termine. La tua salute non è un compromesso, è un investimento che parte oggi.

Bibliografia

1. Nappi, R., Chedraui, P., Lambrinoudaki, I., & Simoncini, T. Menopause: a cardiometabolic transition.. The lancet. Diabetes & endocrinology. 2022 https://doi.org/10.1016/S2213-8587(22)00076-6

2. Ko, S., & Kim, H. Menopause-Associated Lipid Metabolic Disorders and Foods Beneficial for Postmenopausal Women. Nutrients. 2020; 12. https://doi.org/10.3390/nu12010202

3. Nie, G., Yang, X., Wang, Y., Liang, W., Li, X., Luo, Q., Yang, H., Liu, J., Wang, J., Guo, Q., Yu, Q., & Liang, X. The Effects of Menopause Hormone Therapy on Lipid Profile in Postmenopausal Women: A Systematic Review and Meta-Analysis. Frontiers in Pharmacology. 2022; 13. https://doi.org/10.3389/fphar.2022.850815

4. Opoku., A., Abushama, M., & Konje, J. Obesity and menopause.. Best practice & research. Clinical obstetrics & gynaecology. 2023 https://doi.org/10.1016/j.bpobgyn.2023.102348

5. Yoshida, Y., Chen, Z., Baudier, R., Krousel‐Wood, M., Anderson, A., Fonseca, V., & Mauvais-Jarvis, F. Early Menopause and Cardiovascular Disease Risk in Women With or Without Type 2 Diabetes: A Pooled Analysis of 9,374 Postmenopausal Women. Diabetes Care. 2021; 44. https://doi.org/10.2337/dc21-1107

Iscriviti alla newsletter

Per restare aggiornata sulle novità del sito
e accedere a contenuti speciali riservati agli iscritti

Form Iscrizione Newsletter
Condividi l'articolo:
Immagine di Marco Toninelli

Marco Toninelli

Biologo Nutrizionista • Chinesiologo • Founder MenoStop
Il Dott. Marco Toninelli è Biologo Nutrizionista laureato in Scienze della Nutrizione Umana con Master Universitario di 2° livello e Chinesiologo specializzato in Scienze Motorie. Fondatore di OneLife Health Brescia e del progetto MenoStop, dedica la sua attività professionale all'educazione terapeutica e alla rieducazione motoria, con particolare focus su soggetti affetti da disfunzioni muscolari, posturali e cardiovascolari.
Il suo approccio si basa sull'osservazione attenta della risposta individuale e sulla personalizzazione dell'intervento nutrizionale e motorio. Guidato dalla convinzione che "se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, avremmo trovato la strada della salute" (Ippocrate), il Dott. Toninelli accompagna i suoi pazienti verso il raggiungimento dei loro obiettivi di benessere attraverso un supporto scientifico e razionale.