In menopausa si può rimanere incinta? La risposta è no. In questa guida ti guidiamo attraverso ciò che devi sapere casi eccezionali.
“Quello che possiamo davvero sottolineare, in termini di prevenzione e di stile di vita, è l’importanza di sviluppare maggiore consapevolezza e imparare ad ascoltare i segnali che il nostro corpo ci invia. Questo è possibile solo se lo esercitiamo, lo alleniamo e impariamo a riconoscerne i limiti.
Con un allenamento mirato e una cura completa che comprenda anche una corretta alimentazione, diventiamo più sensibili nel percepire la sintomatologia e nel comprendere i messaggi che il nostro corpo ci manda.
Affidandoti a noi: ti accompagneremo in un percorso che ti farà scoprire nuove energie, maggiore consapevolezza e il piacere di conoscerti attraverso il tuo corpo! ” (Dott. Marco Toninelli)
Indice
La domanda “in menopausa si può rimanere incinta” è più comune di quanto pensi e riguarda tantissime donne in fase di cambiamento.
È naturale avere dubbi su fertilità e gravidanza mentre si affrontano i tanti sintomi e i cambiamenti di questa fase.
Prima di tutto, è fondamentale capire bene la differenza fra premenopausa, perimenopausa e menopausa vera e propria.
Queste tre fasi non sono la stessa cosa e, soprattutto, non implicano le stesse possibilità di rimanere incinta. In premenopausa e perimenopausa, le probabilità diminuiscono ma una gravidanza può ancora capitare, seppur di rado.
Una volta confermata la menopausa — ovvero dopo 12 mesi consecutivi senza ciclo — la fertilità naturale si interrompe e non è possibile rimanere incinta.
Questa guida ti aiuterà a riconoscere il momento preciso della tua fase fertile, a distinguere le situazioni che possono trarre in inganno e a capire quali soluzioni la medicina offre oggi per il concepimento a età avanzata.
Conoscere come cambia la fertilità in queste diverse fasi è il primo passo per scegliere con serenità come affrontare questa parte della vita.
Cosa succede alla fertilità durante la menopausa
Quando arriva il momento di porsi la domanda “in menopausa si può rimanere incinta“, capire cosa succede realmente alla fertilità fa spesso chiarezza e dà serenità.
La transizione verso la menopausa non è mai un salto improvviso ma un percorso a tappe, fatto di tanti cambiamenti ormonali che coinvolgono il ciclo e la capacità di concepire.
Ogni fase, dalla premenopausa alla menopausa conclamata, porta con sé diversi scenari e probabilità di gravidanza.
Premenopausa e perimenopausa: differenze chiave
La premenopausa e la perimenopausa sono le fasi in cui la fertilità inizia davvero a cambiare.
In questi anni il ciclo può diventare irregolare, con mestruazioni che saltano, appaiono fuori tempo o sono più abbondanti o più leggere del solito.
Nonostante il calo della fertilità, tecnicamente una gravidanza è ancora possibile. Questo accade perché le ovaie rilasciano ancora, seppur con minore frequenza e qualità, alcuni ovuli che possono essere fecondati.
Ecco cosa sapere sulle probabilità di gravidanza durante premenopausa e perimenopausa:
- Anche dopo i 40 anni, uno studio indica che tra il 10 e il 20% delle donne in questa fase può sperimentare una gravidanza naturale.
- Dopo i 45 anni, la probabilità scende al 12% circa e, dopo i 50 anni, è quasi nulla senza interventi medici.
- Alcune donne presentano ovulazioni occasionali anche in premenopausa avanzata. Per questo motivo, è importante continuare a pensare alla contraccezione se non si desidera una gravidanza, finché la menopausa non è ufficialmente confermata (12 mesi di assenza totale del ciclo).
Sintomi come stanchezza o piccoli scompensi ormonali possono confondere: a volte sembrano quelli di una gravidanza, altre volte invece sono i segnali di questa fase di transizione.
Solo il test di gravidanza e una visita dal ginecologo possono fugare ogni dubbio.
Vuoi approfondire le diverse fasi? Scopri di più nella nostra guida completa alla menopausa.
Menopausa conclamata: fine della fertilità naturale
Una volta che hai passato 12 mesi senza ciclo mestruale, parliamo di menopausa conclamata: il segnale che l’apparato riproduttivo ha smesso di produrre ovuli utili.
In questa fase, la domanda “in menopausa si può rimanere incinta” ha una risposta chiara: la fertilità naturale termina e una gravidanza spontanea non è più possibile.
I motivi sono semplici e fisiologici:
- Il numero di ovuli si riduce drasticamente fino a esaurirsi, rendendo impossibile una fecondazione senza interventi esterni.
- Le ovaie smettono di produrre estrogeni e progesterone, ormoni essenziali per il concepimento e il mantenimento del ciclo mestruale.
- L’endometrio (la mucosa che riveste l’utero) non si prepara più ogni mese ad accogliere un eventuale embrione.
A livello pratico, anche chi pensa di aver “solo saltato un ciclo” deve ricordare che la diagnosi vera di menopausa richiede 12 mesi consecutivi senza mestruazioni.
Dopo questo periodo, la finestra fertile si chiude naturalmente.
Se vuoi sapere come identificare i segni e i cambiamenti di questa fase, dai uno sguardo alla guida dedicata ai sintomi della menopausa.
Conoscere a fondo le tempistiche e i cambiamenti ormonali aiuta a eliminare i dubbi, gestire meglio i rischi di gravidanze indesiderate e prendere decisioni serene per il proprio benessere.
Gravidanza dopo la menopausa: sono possibili eccezioni?
Quando si parla di “gravidanza dopo la menopausa”, può sembrare un paradosso.
E in effetti, scientificamente, la menopausa sancisce la fine della fertilità naturale.
Tuttavia, esistono rare situazioni e tecniche mediche avanzate che permettono ancora di portare avanti una gravidanza anche dopo questa fase.
Se hai sentito storie di donne rimaste incinte “in menopausa”, quasi sempre dietro questi casi ci sono dettagli importanti da conoscere.
Succede a volte che una gravidanza venga scoperta dopo che la donna pensava di essere già in menopausa, ma si tratta quasi sempre di ovulazioni impreviste avvenute poco prima che il ciclo scomparisse del tutto o di errori diagnostici.
In alcuni casi, infatti, la mancanza di ciclo può essere fraintesa: non tutti i ritardi sono subito menopausa, e sintomi come nausea, vertigini e stanchezza possono confondere con i segnali tipici della gravidanza.
Per chiarire ogni dubbio sui segnali reali che indicano la fine della fertilità, puoi leggere la nostra guida sull’età della menopausa, che aiuta a distinguere queste sfumature e a riconoscere i veri sintomi della menopausa.
Fecondazione assistita e tecniche di PMA dopo la menopausa
Anche se dal punto di vista medico la risposta alla domanda “in menopausa si può rimanere incinta” è no per quanto riguarda il concepimento naturale, oggi la scienza offre delle opzioni che cambiano radicalmente il quadro.
Con la menopausa, le ovaie smettono di produrre ovociti utili e la fertilità naturale si spegne. Ma le tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA), come la donazione di ovociti e la fecondazione in vitro (FIVET o IVF), permettono ancora di coronare il sogno di una gravidanza anche dopo la menopausa.
- Donazione di ovociti: In questo percorso, si utilizzano ovociti provenienti da una donatrice più giovane che vengono fecondati in laboratorio con il seme del partner o di un donatore. L’embrione così creato viene poi trasferito nell’utero della donna in menopausa, che viene preparato con una specifica terapia ormonale per accogliere e sostenere la gravidanza.
- Fecondazione in vitro (IVF): Laddove possibile, e solo in casi molto rari (ad esempio con ovuli precedentemente congelati quando la donna era più giovane), si può tentare la fecondazione usando i propri ovuli. Tuttavia, dopo la menopausa le probabilità di successo sono molto basse, proprio per la scarsa riserva ovarica e la qualità degli ovuli ridotta.
Queste gravidanze non sono naturali ma sono possibili grazie alla medicina riproduttiva.
Anche dopo i 50 anni, se sei in buona salute, il tuo utero può ancora accogliere una gravidanza tramite queste tecniche, pur restando importante un’attenta valutazione dei rischi da parte degli specialisti.
Infine, chi desidera un figlio in questa fase dovrà considerare alcuni aspetti chiave:
- Valutare seriamente i rischi legati all’età, come complicanze ostetriche e rischio aumentato di alcune patologie.
- Avere un supporto medico costante durante tutto il percorso, dalla preparazione alla gravidanza fino al parto.
- Scegliere centri specializzati e informarsi approfonditamente su protocolli, probabilità di successo e programmi di donazione.
Resta comunque fondamentale saper riconoscere i segnali tipici che il corpo invia in questa fase della vita, distinguendo tra i sintomi della menopausa e quelli di una eventuale gravidanza.
Sapere che in menopausa si può rimanere incinta solo grazie a tecniche avanzate evita dubbi, allarmismi e ti aiuta a affrontare questa fase della vita con più serenità e consapevolezza.
Sintomi simili tra gravidanza e menopausa: come distinguerli
Molte donne si trovano a confondere i sintomi della menopausa con quelli di una gravidanza incerta, soprattutto in presenza di ciclo irregolare e cambiamenti improvvisi nel corpo.
Non è raro sentirsi spaesate di fronte a segnali come stanchezza, nausea o assenza delle mestruazioni.
Capire la differenza tra queste due condizioni è essenziale per gestire al meglio i dubbi e decidere cosa fare se pensi che in menopausa si può rimanere incinta.
Sintomi sovrapposti: cosa hanno in comune gravidanza e menopausa?
Alcuni segnali corporei possono essere simili sia in caso di gravidanza che in fase di premenopausa o menopausa.
Ecco i più comuni:
- Assenza del ciclo mestruale: sia una gravidanza che la menopausa possono presentarsi con l’amenorrea, cioè la scomparsa del ciclo. In premenopausa, il ciclo diventa irregolare e può saltare anche per mesi.
- Nausea e stanchezza: sensazione di affaticamento, vertigini e lieve nausea caratterizzano sia le fasi iniziali di una gravidanza che il periodo di cambiamento ormonale della menopausa.
- Sbalzi d’umore: irritabilità, tristezza o inspiegabili momenti di euforia sono tipici di entrambe le condizioni, perché gli ormoni giocano un ruolo chiave in tutte e due le situazioni.
Oltre a questi, anche dolori al seno o al basso ventre possono verificarsi in entrambi i casi, generando ulteriore confusione. Ti può aiutare ad approfondire altri campanelli d’allarme leggendo i consigli di questa guida su come affrontare al meglio la menopausa: Come affrontare la menopausa con successo.
Come distinguere i sintomi: strategie concrete
Per capire se in menopausa si può rimanere incinta o se stai entrando nel climaterio, occorre valutare con attenzione i sintomi e non affidarsi solo alle sensazioni. Ecco qualche passo pratico per fare chiarezza:
- Valuta la regolarità del ciclo:
- Climaterio: cicli irregolari (più lunghi o più corti, salti di mesi).
- Gravidanza: interruzione improvvisa del ciclo in una donna che prima aveva mestruazioni regolari.
- Menopausa: assenza totale del ciclo per almeno 12 mesi consecutivi.
2. Valutare i sintomi ormonali
- Climaterio: vampate di calore, sudorazioni notturne, cambiamenti d’umore, disturbi del sonno.
- Gravidanza: nausea, seno teso o dolorante, stanchezza marcata, aumento della frequenza urinaria.
- Menopausa: sintomi simili al climaterio, ma associati a cessazione definitiva delle mestruazioni.
3. Fare test mirati
- Test di gravidanza: se c’è un ritardo del ciclo e sospetto di concepimento.
- Dosaggi ormonali (FSH, LH, estradiolo, AMH): utili per capire se l’ovaio sta entrando in fase di ridotta attività (climaterio/menopausa).
- Visita ginecologica + ecografia: permettono di valutare lo stato dell’endometrio e delle ovaie.
4. Tenere un diario dei sintomi : Annotare:
- giorni delle mestruazioni, intensità e durata;
- eventuali vampate, sbalzi d’umore, insonnia;
- sintomi “tipici” della gravidanza se sospetti.
5. Consultare uno specialista: Un ginecologo può chiarire rapidamente la situazione con esami mirati. È l’unico modo sicuro per distinguere menopausa e gravidanza, soprattutto in età “di confine” (40–50 anni).

Cosa fare in caso di dubbi: test e consulenza medica
Se ti stai domandando se in menopausa si può rimanere incinta perché manifesti sintomi strani e non sai a cosa attribuirli, non affidarti solo al caso.
Ecco cosa puoi fare:
- Effettua un test di gravidanza: anche in presenza di ciclo irregolare o assente, puoi chiarire subito ogni dubbio con un semplice test in farmacia.
- Prenota una visita ginecologica: il medico potrà valutare la situazione con esami mirati, escludere altre cause e guidarti verso le scelte migliori per la tua salute.
Non trascurare nessun sintomo, anche quelli apparentemente banali: ascoltare il proprio corpo è fondamentale, soprattutto in questa fase di grandi cambiamenti.
Per un ulteriore supporto su come riconoscere i segnali tipici del periodo, puoi approfondire le strategie pratiche e i consigli personalizzati in questa risorsa su come affrontare la menopausa con successo.
Ricorda: la consapevolezza è il primo passo per vivere ogni fase con serenità e prenderti cura davvero del tuo benessere.
Consigli per le donne: prevenzione, diagnosi e gestione dei rischi
Arrivare alla menopausa senza sentirsi impreparate è possibile, soprattutto se affronti questa nuova tappa con consapevolezza e attenzione ai segnali del tuo corpo. Quando ci si chiede “in menopausa si può rimanere incinta”, non basta pensare solo alla fertilità ma è importante considerare anche la prevenzione, l’importanza della diagnosi e la gestione dei rischi legati a questa fase. Vediamo insieme i consigli più utili per vivere tutto con serenità e tutelare la tua salute.
Prevenzione: solo buone abitudini ti proteggono davvero
Nella premenopausa e durante i primissimi cambiamenti del ciclo, è facile abbassare la guardia. In realtà, è proprio in questi anni che una gravidanza non pianificata può ancora sorprendere.
Ecco perché conviene adottare alcune strategie semplici:
- Usa metodi contraccettivi affidabili fino a che la menopausa non viene confermata (12 mesi consecutivi senza ciclo). L’età, da sola, non azzera il rischio.
- Scegli la soluzione più adatta a te tra pillola, spirale o metodi barriera secondo i consigli del ginecologo.
- Tieni uno stile di vita sano: mangia bene, fai movimento e cura la salute delle ossa. In questa fase, il metabolismo cambia e anche il rischio di osteoporosi si alza. Un argomento fondamentale da approfondire è l’importanza del calcio, di cui puoi leggere di più in questa guida su calcio e menopausa.
Scegliendo la prevenzione oggi, riduci i rischi domani: anche un piccolo cambiamento oggi può fare la differenza tra un problema gestibile e una complicazione inaspettata.
Diagnosi precoce: l’alleata per fare scelte serene
Capire tempestivamente in che punto del percorso ti trovi è la chiave per gestire la fertilità e tutti i rischi associati. Nessun sintomo va trascurato: un ciclo irregolare, nausee insolite, stanchezza diversa dal solito, tutti sono segnali che meritano attenzione.
Ecco i principali passi per una diagnosi sicura:
- Esegui regolarmente visite dal ginecologo, così puoi avere un quadro chiaro delle tue condizioni ormonali.
- Se il ciclo ritarda o scompare improvvisamente, valuta con il medico l’opportunità di dosare ormoni come FSH ed estradiolo.
- Usa senza timore i test di gravidanza in caso di dubbi, soprattutto se hai rapporti non protetti: sono semplici e immediati, ti evitano preoccupazioni inutili.
Puntando sulla diagnosi tempestiva, puoi capire davvero se in menopausa si può rimanere incinta nel tuo caso personale, senza affidarti solo alle statistiche generiche.
Gestione dei rischi: salute sotto controllo ogni giorno
Gestire i rischi non riguarda solo una possibile gravidanza, ma tutto il benessere psicofisico legato alla menopausa. Quando l’equilibrio ormonale cambia, aumenta anche la suscettibilità verso disturbi come aumento di peso, osteoporosi, e sbalzi d’umore.
Per proteggerti su più fronti:
- Segui controlli regolari per pressione, tiroide, colesterolo ed eventuali malattie croniche.
- Dedica tempo al movimento, scegliendo attività che aiutino anche l’umore (camminata, nuoto, yoga).
- Cura il sonno e la gestione dello stress, elementi spesso sottovalutati ma fondamentali per il benessere ormonale e la prevenzione dell’aumento di peso, come spiega bene questo articolo sul ruolo dell’energia nel dimagrimento.
Infine, ricorda: il vero segreto è conoscere a fondo la menopausa, dalle prime avvisaglie ai segnali più netti, e imparare a convivere serenamente con i suoi cambiamenti. Se vuoi una panoramica completa di cosa succede e quali abitudini adottare, trovi tante informazioni utili nella sezione dedicata alla menopausa: informazioni pratiche e aggiornate.Prendersi cura di sé, ascoltare i cambiamenti e chiedere consiglio agli esperti non è mai una perdita di tempo: ti aiuterà a vivere questa fase con maggiore sicurezza e benessere, senza doverti più chiedere con ansia se in menopausa si può rimanere incinta per caso.
Conclusioni
Quando ci si chiede se in menopausa si può rimanere incinta, la risposta è chiara: la gravidanza naturale, una volta raggiunta la menopausa vera e propria, non è possibile.
Solo in casi estremamente rari e con il supporto di tecniche di procreazione medicalmente assistita è possibile portare avanti una gravidanza dopo questa fase della vita.
Durante la premenopausa e la perimenopausa, invece, la fertilità esiste ancora ma è molto ridotta e imprevedibile.
Resta fondamentale prestare attenzione ai segnali del proprio corpo, distinguendo tra i sintomi della menopausa e quelli di una possibile gravidanza.
Ogni donna vive questa transizione in modo unico, quindi affrontarla con informazioni affidabili e un supporto esperto fa davvero la differenza.
Se hai dubbi sui tuoi sintomi o vuoi confrontarti senza impegno, puoi prenotare una consulenza gratuita con il nostro team di esperti direttamente da questa pagina.
Prendersi cura della propria salute e informarsi resta il modo migliore per vivere la menopausa con serenità.
Grazie per averci letto, e se vuoi approfondire come gestire sintomi come il dolore al basso ventre durante questa fase, puoi leggere la nostra guida su cause e rimedi per il dolore al basso ventre in menopausa.
Condividi la tua esperienza nei commenti: ogni storia può aiutare un’altra donna a sentirsi meno sola.
FAQ
Quante probabilità ci sono di rimanere incinta in menopausa?
Una volta raggiunta la menopausa vera e propria, ovvero dopo 12 mesi consecutivi senza ciclo mestruale, la probabilità di rimanere incinta naturalmente è pressoché nulla, perché le ovaie smettono di produrre ovociti e viene meno la fertilità naturale. Prima di questa fase, nelle fasi di premenopausa e perimenopausa, una gravidanza è rara ma possibile: le stime parlano di una probabilità che scende sotto il 2-5% e diminuisce ulteriormente con l’avanzare dell’età. In presenza di dubbi o sintomi sospetti, è comunque importante effettuare un test di gravidanza e valutare con un medico la situazione.
Quando si è in menopausa si può avere rapporti completi?
Sì, si possono avere rapporti completi durante e dopo la menopausa. Cambiamenti ormonali possono comportare alcune difficoltà come secchezza vaginale o minore desiderio, ma non ci sono controindicazioni specifiche all’attività sessuale. Anzi, una vita sessuale attiva può portare benefici sia psicologici che fisici, favorendo il benessere generale.
Quando una donna non ha più le mestruazioni può rimanere incinta?
Se l’assenza di mestruazioni (amenorrea) è dovuta alla menopausa confermata (12 mesi senza ciclo), una gravidanza naturale non è più possibile. Tuttavia, se l’assenza è dovuta ad altri motivi o ci sono ovulazioni sporadiche, una gravidanza può teoricamente verificarsi, anche se è molto difficile prevedere quando ciò possa accadere. Per chi non desidera una gravidanza, è consigliato continuare ad adottare metodi contraccettivi fino alla diagnosi certa di menopausa.
Quando si è sicuri di essere in menopausa?
Si può parlare di menopausa conclamata quando sono trascorsi almeno 12 mesi consecutivi senza mestruazioni e senza altre cause ormonali o patologiche che ne giustifichino l’assenza. Solo in questo caso, la fertilità naturale si considera conclusa e non è più necessario utilizzare precauzioni per evitare una gravidanza spontanea. In caso di dubbi sui sintomi o sull’assenza di ciclo, è sempre utile rivolgersi a un ginecologo per confermare la diagnosi.
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