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La menopausa porta con sé una serie di sintomi fisici e psicologici che possono impattare significativamente sulla qualità di vita. Questa guida completa illustra i sintomi più comuni, la loro durata e le strategie più efficaci per gestirli al meglio.
Cos’è la Menopausa e Quando Si Manifesta
La menopausa è quella fase del tutto naturale della vita di una donna che corrisponde alla scomparsa del ciclo mestruale per 12 mesi consecutivi e, di conseguenza, con la fine della fertilità femminile.
L’età media durante la quale la maggior parte delle donne entra in questa fase è 50 anni, in un range compreso tra i 45 e i 55 anni.
Tuttavia, non è una regola fissa, in quanto alcuni fattori possono determinare un inizio precoce della menopausa, anche prima dei 40 anni (Genezzani et al., 2018).
Per esempio, in Italia, circa il 10% delle donne sperimenta la cosiddetta menopausa precoce prima dei 45 anni, nonostante la media delle donne che entrano in menopausa è di 51 anni. |
Il fatto scatenante della menopausa è l’interruzione della produzione di estrogeni (ormoni riproduttivi) da parte delle ovaie, che ovviamente si verifica in maniera graduale.
Distinguiamo, infatti, tre fasi del climaterio, ovvero il periodo di transizione che coincide con il passaggio dalla fase riproduttiva alla non riproduttiva nella vita delle donne:
- Premenopausa: è la prima fase, caratterizzata dalla diminuzione dei livelli di estrogeno e da un’alta probabilità per cui il ciclo mestruale diventi irregolare.
- Perimenopausa: fase intermedia fra la fine della premenopausa e l’inizio della menopausa – ovvero dopo 12 mesi trascorsi senza mestruazioni – durante la quale aumentano i sintomi.
- Post-menopausa: in seguito ad un anno trascorso dall’ultima mestruazione, la donna non è definitivamente più fertile. Da qui in poi i sintomi procederanno, ma potranno anche attenuarsi.
I Sintomi Vasomotori: Vampate di Calore e Sudorazione
I primi sintomi che compaiono, assieme alla scomparsa delle mestruazioni, sono i sintomi vasomotori, che includono vampate di calore e sudorazioni notturne.
Sono spesso i sintomi più fastidiosi e persistenti, arrivando anche alla durata di 7 anni, e colpiscono il 50-75% delle donne (Manson et al., 2023; Peters et al., 2020).
Soprattutto durante la transizione menopausale sono frequenti episodi di palpitazioni e sensazione di calore improvviso (Nasreen et al., 2019; Col et al., 2009).
Le Vampate di Calore: Come Riconoscerle
Il sintomo forse più diffuso sono le vampate di calore, che si manifestano come una sensazione improvvisa di calore che parte dal petto e sale verso collo e viso. Durano mediamente dai 30 secondi ai 5 minuti, ma in casi rari possono arrivare fino a 30 minuti.
Se hai avuto modo di sperimentare questa sensazione, sappi che non sei l’unica: le vampate di calore colpiscono il 65-85% delle donne in menopausa.
Analizzando nel dettaglio ciò che accade al tuo corpo, osserviamo un aumento della temperatura cutanea di circa 2 o 3°C, seguita poi da sudorazione e brividi, ma spesso anche da palpitazioni e ansia.
Sono diverse le cause che innescano le vampate di calore, tra cui ambienti caldi, lo stress, l’assunzione di cibi e bevande caldi.
Per cercare di evitarle, il primo passo potrebbe essere vestirti, innanzitutto, “a cipolla”, dunque con più strati di indumenti sottili e traspiranti. Ridurre il fumo e un’alimentazioni priva di cibi piccanti, spezie, alcol e cibi toppo grassi può essere d’aiuto (Genazzani et al., 2018; Kaunitz et al., 2015).
Sudorazione Notturna e Disturbi del Sonno
Le sudorazioni notturne, invece, sono vampate di calore che si verificano durante la notte, andando ad interferire con il riposo. Chiaramente la sudorazione notturna ha un impatto negativo sulla qualità del sonno. La durata media delle sudorazioni notturne, a partire dall’inizio della menopausa, è di circa 7-8 anni.
Tra l’altro, queste vampate notturne sono possono essere correlate anche a diversi sintomi, tra cui le normali vampate di calore, disturbi del sonno, sbalzi d’umore, irritabilità e stanchezza.
Le sudorazioni notturne possono, infatti, interrompere il sonno, causando propriamente inssonia, frequenti risvegli e una forte difficoltà a riaddormentarsi.
Questi sintomi sono legati a quella che è anche la causa principale della menopausa: le fluttuazioni ormonali, in particolare la diminuzione degli estrogeni, responsabile anche di una certa influenza sul sistema di termoregolazione del corpo.
In questo caso, ti consigliamo di utilizzare lenzuola in cotone e praticare attività rilassanti, come lo yoga. (Yang et al. 2025; Nasreen et al., 2019).
Sindrome Genitourinaria della Menopausa (GSM)
Rientrano nella sindrome genitourinaria della menopausa (GSM) secchezza vaginale, prurito, bruciore e dolore durante i rapporti (dispareunia), con la tendenza a peggiorare nel tempo se non trattati correttamente (Manson et al., 2023; Nasreen et al. 2019).
In particolare, tra i disturbi urinari individuiamo urgenza, frequenza, nicturia, infezioni ricorrenti e incontinenza (Nasreen et al. 2019, Genazzani et al., 2018; Col et al., 2009).
Secchezza Vaginale e Atrofia Vulvovaginale
All’interno di questo gruppo di sintomi, la secchezza vaginale è la prima per diffusione, con un’incidenza del 46% delle donne in post-menopausa. Subito dopo, troviamo la dispareunia e le irritazioni.
A causa della riduzione del livello di estrogeni, il rivestimento della vagina – che prima della menopausa è spesso, rugoso, ben lubrificato e vascolarizzato – si assottiglia, diventando secco e pallido (atrofia vulvovaginale). Di conseguenza, i tessuti vaginali saranno meno elastici e lo stesso canale vaginale può restringersi.
Anche il livello di pH subisce un cambiamento: se durante l’età fertile era acido, attorno ai 3.8 – 4.5, in menopausa diventa basico, andando oltre i 5.0.
In seguito a questi cambiamenti, è normale andare incontro a secchezza, prurito e dolore durante i rapporti (Manson et al., 2023).
In questi casi, è consigliato l’utilizzo di creme lubrificanti durante la penetrazione o ricorrere a terapie locali, tramite preparati a base di estrogeni (se non vi sono controindicazioni) o creme emollienti, in maniera da ammorbidire i tessuti vaginali e rendere più agevole il rapporto sessuale.
Disturbi Urinari
A causa dei cambiamenti ormonali si possono verificare delle modificazioni anche ai tessuti connettivi della vescica, dell’uretra e di tutte le strutture coinvolte nell’eliminazione dell’urina, causando incontinenza urinaria, cistiti ricorrenti e nicturia (minzione notturna ricorrente).
Ti è mai capitato di sentire delle perdite di urine durante uno starnuto o una forte risata?
Se ti è successo, devi sapere che l’incontinenza urinaria è anche legata all’indebolimento del pavimento pelvico, che può causare quegli “episodi spiacevoli”.
Addirittura di notte, potrebbe esserti capitato di svegliarti con il bisogno urgente di urinare
Ti spiego come rinforzare il pavimento pelvico con alcuni semplici esercizi nell’articolo Come Affrontare La Menopausa Con Successo.
Per quanto riguarda la quantità di infezioni che si verificano durante il periodo menopausale, questo potrebbe essere dovuto alle alterazioni della flora e del pH vaginale, che consentono ai batteri intestinali colonizzare più facilmente le vie urinarie.
Sempre a cause della formazione di un ambiente più favorevole alla proliferazione batterica, le cistiti ricorrenti sono un problema comune per molte donne. È raccomandata quindi una buona igiene intima, con l’utilizzo di detergenti delicati e specifici per zona genitale.
Sintomi Fisici della Menopausa
Purtroppo, i sintomi fisici della menopausa, non si limitano a quelli vasomotori e genitourinari, bensì includono anche una serie di cambiamenti metabolici che possono portare ad un aumento di peso, di disturbi ossei e articolari e, infine, di cambiamenti cutanei e dei capelli.
Cambiamenti Metabolici e Aumento di Peso
Circa il 50% delle donne over 50 sperimenta un aumento di peso durante la menopausa, dovuto dalla riduzione degli estrogeni che determina un rallentamento a livello metabolico.
Ti starai chiedendo che nesso esiste fra riduzione di ormoni riproduttivi femminili e aumento di peso.
Ecco la spiegazione: l’organismo femminile, di fronte alla riduzione degli estrogeni, tenta di sopperire a tale mancanza incrementando il tessuto adiposo, proprio perché è il tessuto dove è localizzato il sistema enzimatico responsabile della conversione degli androgeni in estrogeni – l’aromatasi.
Ne segue anche un minor dispendio calorico con una ridistribuzione del grasso corporeo, in particolare con una distribuzione adiposa “a mela”, ovvero sulla zona addominale, abbandonando la forma “a pera” tipica dell’età fertile.
Se da un lato aumenta il grasso a livello viscerale, dall’altro osserviamo una perdita della massa muscolare, chiamata anche sarcopenia.
La stessa perdita di massa muscolare contribuisce a ridurre l’attività metabolica e, con l’aumento di massa grassa, il rischio di incorrere in alterazioni del metabolismo dei lipidi e nella sindrome metabolica può portare a ipertensione e patologie cardiovascolari (Manson et al., 2023).
Disturbi Ossei e Articolari
L’artralgia, che fa riferimento all’insieme di disturbi articolari, colpisce oltre il 50% delle donne in menopausa, in particolare durante la transizione.
La causa regina è la riduzione del livello degli estrogeni, come negli altri sintomi menopausali, ma giocano un ruolo molto rilevante anche fattori individuali: conduzione di una vita sedentaria, eccesso di attività sportive, malattie reumatiche, traumi articolari negli anni precedenti, sovrappeso o varismo – disallineamento dell’asse delle ginocchia.
Le zone più colpite sono il collo, le spalle, i gomiti e le mani, ma sono associati anche i dolori muscolari e infiammazioni.
Di fianco ai dolori articolari, la menopausa porta le donne ad affrontare un indebolimento osseo: l’osteoporosi è, infatti, la condizione per cui le ossa diventano più fragili e più suscettibili all fratture, soprattutto a livello delle vertebre, femore e polso (Nasree et al., 2019; Genezzani et al., 2018).
Nell’articolo Calcio e menopausa: Guida completa ti spiego l’importanza del calcio durante la menopausa, un alleato essenziale per il benessere delle ossa e per numerose funzioni vitali.
Cambiamenti Cutanei e dei Capelli
La menopausa può avere anche delle ripercussioni estetiche, andando a generare cambiamenti cutanei e dei capelli.
Infatti, a causa delle modificazioni dei tessuti connettivi dell’organismo, generate sempre dai cambiamenti ormonali menopausali, la pelle sembra diventare più secca, perdere di elasticità e diventare più sottile.
La riduzione degli estrogeni è affiancata dalla riduzione della produzione di collagene, una proteina che è fondamentale per la pelle, le articolazioni e per le ossa. È normale, quindi, che noterai la comparsa graduale di rughe.
Come precedentemente anticipato, i cambiamenti, tuttavia, non riguardano sono la pelle ma anche i capelli: il collagene è importante anche per l’idratazione e l’elasticità del cuoio capelluto. Dunque, a causa della sua riduzione può verificarsi l’indebolimento dei capelli o addirittura la perdita di questi.
È comune anche la ridistribuzione dei peli, con una possibile diminuzione della peluria sulle gambe, sulle braccia e sull’inguine; al contrario, è probabile che aumenti in corrispondenza del viso (in particolar modo sul mento), guance e labbra (Genezzani et al., 2018).
Chiedere a uno specialista può essere una buona soluzione per individuare il rimedio più appropriato.
Sintomi Psicologici e Cognitivi
Probabilmente, avrai avuto modo di capire che la menopausa non ha un impatto solo a livello fisico, bensì anche a livello psicologico e cognitivo, causando disturbi dell’umore, con annesse irritabilità e nervosismo, ansia, depressione, insonnia, stanchezza, difficoltà di concentrazione e memoria.
Disturbi dell’Umore
La menopausa può portare cambiamenti nel tono dell’umore, fino a dei veri e propri disturbi. Diversi studi, infatti mostrano come durante la transizione menopausale, le donne hanno dalle due alle quattro in volte in più -rispetto alla fase precedente – di probabilità di sperimentare sintomi depressivi.
In particolare, i sintomi depressivi sono associati alle fluttuazioni ormonali e alla presenza di sintomi vasomotori. Questi cambiamenti possono influenzare la regolazione emotiva e complicare la gestione dello stress.
Soprattutto durante la menopausa, ti sarà capitato di passare da momenti di euforia e contentezza a momenti puramente tristi e di depressione.
Ma che collegamento c’è tra ormoni riproduttivi femminili e umore?
Ti chiarisco subito questo dubbio: le alterazioni ormonali possono causare anche cambiamenti nelle concentrazioni dei neurotrasmettitori che regolano l’umore, influenzando in particolar modo direttamente i livelli di serotonina nel corpo. La serotonina, essendo responsabile del tono dell’umore, dei ritmi sonno-veglia e dell’appetito, di fronte ad un andamento ormonale irregolare determinerà chiaramente continui sbalzi d’umore (Yang et al., 2025; Col et al., 2009; Manson et al., 2023).
Dunque, in seguito alla spiegazione di ciò che sta avvenendo al tuo corpo, la sensazione di ansia e irritabilità, o anche quella perdita di motivazione generale, ti saranno certamente più chiare e giustificate.
Problemi Cognitivi
La menopausa agisce direttamente anche sulle funzioni cognitive, causando principalmente deficit di memoria, la cosiddetta “brain fog” menopausale e difficolta a concentrarsi.

Ti è mai capitato di provare la sensazione di avere “la nebbia nel cervello?
La cosiddetta brain fog è uno dei sintomi forse meno considerati della menopausa, anche se sono molte le donne che lamentano di perdita della memoria, soprattutto durante la perimenopausa, andando a toccare circa l’11-13% delle donne.
Molte donne sono preoccupate per il fatto che questi piccoli episodi possano trasformarsi in qualcosa di più grave, come demenza o malattia di Alzheimer. Tuttavia, si tratta di una fase che quasi tutte le donne sono destinate ad attraversare che ha un impatto solo temporaneo nella maggior parte dei casi.
Tutti i sintomi neurologici annessi alla brain fog, tra cui i disturbi del sonno, il cambiamento dell’umore, la difficoltà di concentrazione o il senso di confusione, sono causati da una serie di cambiamenti nella stessa struttura del cervello, della sua connettività e del suo metabolismo energetico.
Non preoccuparti, dopo la menopausa sembra innescarsi una sorta di meccanismo di adattamento che sostiene la preservazione della performance cognitiva (Nasreen et al., 2019; Genazzani et al., 2018; Peters et al. 2020).
Fasi e Durata dei Sintomi
La menopausa è un processo graduale diviso in tre fasi principali: perimenopausa, menopausa e post-menopausa. Se la durata complessiva della menopausa è soggettiva, variando da donna a donna, il periodo di transizione dovrebbe durare, invece, in media dai 4 agli 8 anni. I sintomi della menopausa potrebbero, tuttavia, protrarsi per anni, anche oltre il periodo di transizione.
In linea generale, i sintomi aumentano dopo i 44 anni, raggiungendo il picco intorno ai 2 anni.
Tuttavia, possono andare ad intaccare i sintomi anche la prevalenza e la severità dei sintomi altri fattori:
- Fattori individuali – genetica, salute, stile di vita, salute riproduttiva.
- Fattori etnici – per esempio, le donne africane possono entrare in menopausa prima, rispetto a quelle asiatiche, che potrebbero sperimentarla più tardi rispetto alle donne europee.
- Fattori geografici – che influenzano lo stile di vita (ad esempio, luoghi maggiormente caldi incrementeranno le vampate di calore), l’accesso alle cure, l’esposizione a fattori ambientali, come l’inquinamento atmosferico (Yang et al. 2025; Genazzani et al., 2018; Col et al., 2009).
Ti proponiamo di seguito una tabella riassuntiva dei sintomi, con la relativa stima di diffusione e delle indicazioni sulla durata e gravità.
Sintomo | Prevalenza stimata | Note sulla gravità/durata |
Vampate di calore | 50-75% | Possono durare oltre 7 anni |
Insonnia | 50% | Spesso associata a sudorazioni notturne |
Secchezza vaginale | >50% | Sintomo progressivo senza trattamento |
Disturbi dell’umore | 30-50% | Variabili, spesso sottovalutati |
Dolori articolari | 30-40% | Più comuni con l’avanzare dell’età |
Per una guida al trattamento della menopausa e dei suoi sintomi leggi l’articolo Menopausa: Cause, sintomi e trattamento (Guida).
Sintomi della Premenopausa (40-45 anni)
La premenopausa è la fase della menopausa caratterizzata dai primi cambiamenti dei cicli mestruali, e sebbene siano in pochi a saperlo, molte donne passano questa fase senza accorgersene, sebbene per altre i segnali ormonali siano molto evidenti.
La premenopausa, dunque, si annuncia con l’irregolarità dei cicli mestruali: si possono osservare anche dei ritardi importanti o dei cicli piuttosto ravvicinati, circa ogni 20-25 giorni. L’amenorrea, ovvero la scomparsa delle mestruazioni, è il primo segnale che il nostro corpo ci manda per avvisarci che le ovaie stanno perdendo la loro funzionalità.
In secundis, improvvisamente sopraggiungeranno le famose vampate di calore, spesso accompagnate da sudorazione, che potrebbero interferire con il tuo sonno.
Alcune donne raccontano anche di sentirsi più stanche e di avvertire un calo di energia, anche se riguarda soprattutto donne che conducono uno stile di vita sedentario e poco attivo.
Una cosa che potresti notare quotidianamente sono gli sbalzi d’umore improvvisi, con una suscettibilità a provare momenti di tristezza, depressione, ansia o facile irritabilità.
Questa fase può durare dai 4 agli 8 anni, ma può prolungarsi in alcuni casi:
- In caso di donne fumatrici;
- Nelle donne in cui la transizione inizia in età più giovane;
- Secondo alcuni studi anche nelle donne di colore.
Sintomi della Perimenopausa
La perimenopausa è la seconda fase che appartiene ancora alla transizione menopausale e significa letteralmente “intorno alla menopausa”, poiché racchiude il periodo precedente all’ultimo ciclo mestruale e quello successivo.
È la fase caratterizzata dalle maggiori fluttuazioni ormonali – da parte di estrogeno e progesterone – che si stabilizzano nel momento in cui sono i loro livelli diminuiscono drasticamente.
È una fase, la quale durata può variare notevolmente, così come l’intensità. Per quanto riguarda la durata nel lungo termine, pur essendo comunque variabile, si parla di un periodo compreso tra 6 mesi e 10, se non di più.
I sintomi più comuni della perimenopausa sono:
- irregolarità mestruali
- sintomi vasomotori particolarmente intensi
- palpitazioni
- sudorazioni notturne
- secchezza vaginale
- disturbi del sonno
- sbalzi d’umore
- irritabilità
- ansia e depressione
- difficoltà di concentrazione.
Nel caso in cui si presentassero più sintomi assieme, è consigliabile consultare un medico in maniera da fare una valutazione accurata e capire le opzioni di trattamento.
Sintomi Post-Menopausa
La post-menopausa è l’ultima fase e ha inizio in seguito all’ultimo ciclo mestruale. I sintomi possono variare da donna a donna, ma può capitare che alcune sperimentino una riduzione dei sintomi tipici menopausali e che si sentano anche più energiche.
In particolare, potresti notare una stabilizzazione dei sintomi vasomotori, ossia le vampate di calori e le sudorazioni notturne: queste, infatti, sembrano diminuire gradualmente.
Tuttavia, il livello ormai basso di estrogeni sommato ad altri fattori, può incrementare il rischio di incorrere in alcuni condizioni particolari di salute a lungo termine:
- osteoporosi
- malattie cardiache
- sindrome genitourinaria, ovvero alterazioni della vagina e della vescia
La sindrome genitourinaria della menopausa (GSM) è una problematica che coinvolge il sistema genitourinario e si manifesta principalmente con secchezza vaginale, dolore durante i rapporti sessuali e prurito vaginale e perdite.
La GSM non si limita ai soli sintomi fisici, bensì può anche avere ripercussioni a livello psicologico, andando ad impattare la qualità della vita delle donne in menopausa, con ripercussioni anche sulla vita sessuale e autostima.
Ne segue l’assoluta importanza dell’impegno a prevenire complicanze a lungo termine: se senti di avere questi sintomi cerca consiglio medico per capire che trattamento adottare.
Eccoti una linea del tempo con tutti i sintomi che è probabile tu veda comparire nel tempo durante le tre fasi.
Quando Consultare il Medico
Nel momento in cui le donne sperimentano uno o più di questi sintomi, che siano fisici o psicologici, è bene che si rivolgano al loro medico curante.
A partire dai primi momenti in cui noti irregolarità nel ciclo mestruale, ma anche solo per avere una diagnosi si consiglia una consultazione.
Spesso vengono sottovalutati, ma si tratti di condizioni che vanno ad impattare la tua routine e la qualità della tua vita.
Il medico potrebbe fornirti le informazioni adatte per affrontare al meglio la menopausa, a partire dai consigli sull’alimentazione, l’esercizio fisico alla gestione dello stress.
Chiaramente la prevenzione sta alla base di tutto e si consiglia in ogni caso di effettuare visite ginecologiche periodiche per monitorare la salute generale e prevenire eventuali problemi.
Strategie di Gestione e Trattamento
Per gestire nel modo corretto la menopausa è opportuno, innanzitutto, iniziare con la diagnosi, che si basa generalmente sulla valutazione clinica dei sintomi e sulla storia mestruale.
Bisogna dunque avere un’anamnesi dettagliata con una valutazione dei fattori di rischio, per poi individuare le strategie di gestione e trattamento più adatte, a partire dalle modifiche dello stile di vita.
Modifiche dello Stile di Vita
Per approcciarsi nella miglior maniera alla menopausa è fondamentale l’adozione di uno stile di vita sano – definito come l’insieme di comportamenti connessi tra loro e influenzati dalle condizioni economiche e sociali – che fa perno attorno a quattro punti cardine:
- Alimentazione
- Attività fisica
- Gestione stress
- Sonno
Tutto parte sempre con l’alimentazione, soprattutto perché, durante la menopausa, il fabbisogno calorico tende a diminuire lentamente, sia per ragioni organiche (rallentamento del metabolismo basale), sia perché la donna tende ad assumere un atteggiamento generalmente più sedentario.
Dunque, per evitare il sovrappeso, dovrai introdurre in maniera proporzionale le calorie in base all’attività che sei abituata a svolgere.
L’alimentazione adatta alla menopausa dovrà essere basata sul modello di dieta mediterranea, vario ed equilibrato, evitando alimenti particolarmente grassi o ricchi di zucchero, per evitare l’insorgenza di malattie cardiovascolari, tumori o obesità. Importante è anche la riduzione di caffè e alcol.
Se cerchi un esempio concreto di dieta adatta a questa situazione leggi l’articolo Dieta per dimagrire in menopausa: consigli pratici (+menu).
Il secondo punto su cui dovresti poter lavorare è l’attività fisica, fondamentale per ridurre sia i rischi metabolici e cardiovascolare, ma anche lo sviluppo di tumori.
Inoltre, l’attività fisica migliora il benessere generale, riducendo anche i principali disturbi connessi alla menopausa, come le vampate di calore, e migliorando l’umore, per il rilascio di endorfine.
In menopausa, l’attività fisica migliore da scegliere è la combinazione di cardio e di resistenza, ottima per:
- incrementare la densità ossea e ridurre il rischio di osteoporosi
- migliorare la funzione cardiaca
- bruciare calorie
- mantenere il peso forma
Per approfondire quali attività inserire per mantenere sotto controllo il peso in menopausa, leggi l’articolo Dieta in menopausa per dimagrire 7 chili: Piano efficace.
Il terzo pilastro è la gestione dello stress, per esempio introducendo nella tua routine sessioni di yoga, meditazione e alcune tecniche di rilassamento.
Tra le principali tecniche di rilassamento abbiamo:
- la meditazione mindfulness, un vero e proprio per la mente che cerca il focus sul momento presente;
- la respirazione profonda, che consiste in un’inspirazione profonda con il naso, brevissima apnea e, infine, un’espirazione lenta con la bocca;
- il rilassamento muscolare progressivo, ovvero la contrazione e il rilassamento fraduale dei principali gruppi muscolari.
Infine, l’ultima abitudine su cui lavorare per il benessere in menopausa è sicuramente una buona igiene del sonno, dunque:
- REGOLARITÀ: stabilisci orari fissi per andare a letto la sera e svegliarsi la mattina;
- ROUTINE SERALE: crea una tua routine rilassante prima di dormire, per esempio con un bagno caldo;
- AMBIENTE: assicurati che la camera da letto sia buia, silenziosa e fresca;
- ALIMENTAZIONE: evita pasti abbondanti la sera.
Terapie Farmacologiche
Partendo dal presupposto che i sintomi della menopausa sono estremamente variabili, sia per la tipologia che per l’intensità, diventa necessario consultare un medico.
Se il medico ritenesse opportuno ricorrere a farmaci, questi deciderà se prescrivere la terapia farmacologica per ridurre la sintomatologia.
In questi casi, le opzioni a cui si ricorre solitamente sono:
- La TOS (Terapia Ormonale Sostitutiva), che viene presa in considerazione per i sontimo dal livello medio al grave, per esempio le vampate di calore, la sudorazione notturna, la secchezza vaginale e l’osteoporosi. Si è dimostrata efficacie nel 75% dei casi di utilizzo per la riduzione delle vampate.
- Le Terapie non ormonali, tra cui SSRI (ovvero antidepressivi, che si sono dimostrati efficaci nel ridurre la frequenza e l’intensità delle vampate di calore), gabapentin (farmaco anticonvulsionante che aiuta nella riduzione delle vampate di calore, soprattutto notturne), clonidina (inizialmente veniva prescritta per l’ipertensione, ma è efficace per alleviare i sintomi vasomotori della menopausa).
- I trattamenti locali, tra cui gli estrogeni vaginali (per trattare l’atrofia vaginale) e gel o creme lubrificanti, da usare prima del rapporto per ridurre dolori e disagio.
Ci sono poi nuove terapie per il trattamento della menopausa, che includono gli antagonisti dei recettori della neurochinina, che agiscono sul centro di termoregolazione del ridurre riducendo le vampate di calore e sudorazioni.
Rimedi Naturali e Complementari
Durante la menopausa, per alleviare i sintomi, è possibile ricorrere ad alcuni rimedi naturali e complementari. Tra questi troviamo:
- I fitoestrogeni, ossia dei composti vegetali simili agli estrogeni, come la soia, il trifoglio rosso, semi di lino e molte verdure. Questi possono interagire con i recettori degli estrogeni nel corpo, imitandone l’azione.
- Gli integratori possono alleviare alcuni disturbi e mantenere il benessere generale, come ad esempio la vitamina D, calcio, magnesio.
- Le terapie alternative, che comprendono l’agopuntura e l’omeopatia. L’agopuntura, se praticata da professionisti esperti, sembra aiutare a ridurre le vampate di calore e altri sintomi menopausali. Anche l’omeopatia si presenta come un supporto naturale e personalizzabile: infatti, in base ai sintomi di ciascuna donna viene scelto un rimedio omeopatico che possa alleviare i sintomi manifestati.
ATTENZIONE! Sebbene vengano consigliati questi rimedi, l’evidenza scientifica che ne comprova l’efficacia è ancora limitata. |
È importante consultare un medico o un professionista sanitario prima di iniziare a ricorrere ad uno di questi rimedi naturali, per valutare assieme le esigenze specifiche personali e scegliere i prodotti più adatti.
Devi tenere a mente che questo articolo non può sostituire il consiglio, la diagnosi o il trattamento di un medico professionale.
Anzi è un invito a richiedere assistenza nel caso in cui tu ne senta il bisogno.
Le informazioni contenute in questo articolo sono fornite a scopo puramente informativo e non intendono sostituire il consiglio, la diagnosi o il trattamento medico professionale. Si raccomanda di consultare sempre un medico o altro professionista sanitario qualificato per qualsiasi domanda o dubbio riguardante la propria salute. Non ignorare mai il parere del medico o ritardare la richiesta di assistenza medica a causa di informazioni lette in questo articolo
Come Menostop ti aiuterà?
I sintomi della menopausa sono molteplici e possono influire significativamente sulla qualità della vita. Vampate di calore, disturbi del sonno, sintomi genitourinari e alterazioni dell’umore sono i più comuni.
Sì, è una fase molto delicata e pesante per molte donne, ma devi pensare che non sei sola.
La gravità e la durata dei sintomi variano tra le donne e sono influenzate da fattori personali e ambientali.
Un approccio personalizzato e informato è fondamentale per la gestione efficace di questa fase.
FAQ
Quali sono gli 8 disturbi più comuni della menopausa?
Vampate di calore, sudorazione notturna, secchezza vaginale, disturbi del sonno, aumento di peso, dolori articolari, cambiamenti d’umore, difficoltà cognitive.
Come si fa a capire se si sta entrando in menopausa?
Irregolarità mestruali, prime vampate, cambiamenti umorali, età compresa tra 45-55 anni.
A che età iniziano i primi sintomi della menopausa?
Mediamente tra 45-48 anni, ma possono iniziare anche prima dei 40 (menopausa precoce).
Quanto durano i sintomi della menopausa?
Vampate: 7-8 anni in media; sintomi genitourinari: possono persistere se non trattati.
Quali sono i sintomi della menopausa a 55 anni?
Prevalentemente atrofia genitourinaria, sintomi vasomotori in diminuzione, focus su salute ossea e cardiovascolare.
Come si presenta l’ultimo ciclo prima della menopausa?
L’ultimo ciclo della menopausa si presenta irregolare, molto variabile sia in frequenza che in intensità. Alcune donne sperimentano anche spotting tra un ciclo e un altro, o addirittura salta completamente il ciclo.
Qual è l’età giusta per entrare in menopausa?
L’età media in cui le donne entrano in menopausa si colloca tra i 45 e i 55 anni. La media italiana si aggira intorni ai 51 anni, ma essendo una media, a seconda dei fattori individuali e genetici, può presentarsi prima o dopo.
A quale età inizia la menopausa?
La menopausa inizia generalmente tra i 45 e i 55 anni, ma alcune donne possono sperimentare la menopausa precoce – ossia prima dei 45 anni – oppure tardiva – dopo i 55 anni.
Come si fa a capire se si è in menopausa precoce?
I segnali della menopausa precoce sono l’interruzione del ciclo mestruale prima dei 40 anni e i sintomi che caratterizzano la menopausa normale – vampate di calore, secchezza vaginale e sbalzi d’umore.
Bibliografia
Manson, J., Duralde, E., & Sobel, T. Management of perimenopausal and menopausal symptoms. BMJ. 2023; 382. https://doi.org/10.1136/bmj-2022-072612
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