Indice
Introduzione
La menopausa viene spesso considerata come una malattia o qualcosa di strano, di cui avere paura, ma non è niente di tutto ciò.
Anzi, rappresenta una fase fisiologica della vita femminile che coincide con la cessazione permanente dell’ovulazione e la fine delle mestruazioni.
Si tratta di un periodo che può durare diversi anni e, chiaramente, comporta cambiamenti ormonali significativi che influenzano numerosi aspetti della salute e della qualità della vita delle donne.
Cos’è la menopausa
La menopausa coincide propriamente con la scomparsa del ciclo mestruale per 12 mesi consecutivi e, dunque, con la fine della fertilità femminile. Può essere naturale o indotta da cause mediche.
L’età media durante la quale le donne si addentrano in questa fase è compresa fra i 49 e i 52 anni: si definisce “precoce” se avviene prima dei 45 anni e “prematura” prima dei 40 anni (Stuenkel, 2024; Davis, 2022).
Diversi fattori possono anticipare la menopausa, come il fumo, un basso indice di massa corporea (BMI) o la nulliparità (il fatto di non aver mai partorito).
Una particolare condizione durante la quale, invece, le ovaie interrompono il rilascio regolare di ovuli e la produzione degli ormoni sessuali, prende il nome di “insufficienza ovarica prematura”: si presenta, solitamente, prima dei 40 anni e causa infertilità e sintomi simili a quello menoopausali.
Cause della menopausa
Il motivo per cui il corpo femminile a un certo punto della sua vita entra in menopausa è legato all’invecchiamento, per cui le ovaie interrompono la produzione di estrogeni (ormoni riproduttivi)e non rilasciano più gli ovociti.
Si tratta però di un processo graduale, per il quale la produzione di estrogeno e progesterone inizia a diminuire già negli anni che precedono l’inizio della menopausa: si tratta della transizione menopausale o perimenopausa, caratterizzata da irregolarità mestruali e fluttuazioni ormonali (Santoro, 2020; Stuenkel, 2024).
Curiosità Nella fase di transizione, durante la quale le mestruazioni stanno comparendo, per evitare gravidanze le donne devono usare metodi contraccettivi per un anno dall’ultimo ciclo mestruale. |
Come precedentemente anticipato, la menopausa non avviene solo in maniera fisiologica e del tutto naturale, ma può essere anche causata da procedure chirurgiche (come la stessa rimozione delle ovaie) o terapie chemioterapiche: in questo caso viene chiamata “menopausa iatrogena” o “indotta”.
Fasi della menopausa
Possiamo individuare esattamente tre fasi all’interno del periodo menopausale o climaterio, che riguardano l’apparato riproduttivo femminile:
-
Transizione menopausa: è la fase caratterizzata dai primi cambiamenti dei cicli mestruali, come irregolarità mestruali e fluttuazioni ormonali.
Può durare dai 4 agli 8 anni, ma può prolungarsi in alcuni casi:- In caso di donne fumatrici;
- Nelle donne in cui la transizione inizia in età più giovane;
- Secondo alcuni studi anche nelle donne di colore (Green, 2009).
-
Perimenopausa: è una fase che appartiene ancora alla transizione menopausale e racchiude il periodo precedente all’ultimo ciclo mestruale e quello successivo. Il periodo di perimenopausa può variare notevolmente e dura diversi anni. Si tratta di una fase durante la quale i livelli di estrogeni e progesterone sono soggetti a costanti fluttuazioni (responsabili dei sintomi menopausali), fino al momento in cui diminuiscono drasticamente.
Per approfondire il ruolo della menopausa e i cambiamenti che impone al corpo femminile ti invito a leggere l’articolo Dolore al basso ventre in menopausa: cause, sintomi e rimedi. - Post-menopausa: è la fase che ha inizio in seguito all’ultimo ciclo mestruale.

Quali sono i sintomi della menopausa?
Dobbiamo considerare che la menopausa è un enorme cambiamento nella vita della donna anche per la quantità di sintomi che porta con sé.
Le ovaie hanno prodotto per anni gli estrogeni, gli ormoni riproduttivi, e il fatto che nel sangue non circolino più può provocare disturbi, oltre ai sintomi di base, sia di natura neurovegetativa, sia di natura psicoaffettiva.
Leggi l’articolo Come Affrontare La Menopausa Con Successoper avere delle dritte preziose sulle modalità più efficaci per modificare il proprio stile di vita in risposta ai sintomi della menopausa.
Tra i sintomi di natura neurovegetativa, ovvero tutte le manifestazioni fisiche correlate al sistema nervoso autonomo che regola funzioni corporee involontarie, troviamo:
- Le vampate di calore
- Sudorazione intensa
- Palpitazioni
- Tachicardia
- Sbalzi di pressione
- Secchezza vaginale e
- Prurito intimo
Invece i sintomi che influenzano la sfera psicoaffettiva sono:
- Irritabilità
- Sbalzi d’umore
- Stanchezza
- Ansia
- Calo della motivazione
- Demotivazione
- Difficoltà di concentrazione e memoria
- E riduzione del desiderio sessuale.
Sono tanti i sintomi che si possono osservare e spesso è difficile individuarli o capire di avere bisogno di un supporto. Però non preoccuparti, perché in Menostop troverai sempre un approccio olistico e empatico per affrontare questa fase della vita (Monteleone, 2018).
Vampate di calore
Le vampate di calore sono dei sintomi vasomotori che colpiscono dal 75 all’85% delle donne in menopausa e, di norma, compaiono prima della fine del ciclo mestruale.
Mediamente le vampate di calore durano all’incirca 7,5 anni, ma possono durare anche più di 10 anni. Dopo il primo periodo, quindi con il passare degli anni, sono solite a diminuire per intensità e frequenza.
Come le riconosci?
Si manifestano come sensazioni spontanee di calore, di solito percepite nella zona del petto, collo e viso. Vengono generalmente accompagnate da sudorazione e brividi, ma anche da ansia e palpitazioni. Dal momento in cui hanno inizio nella maggior parte dei casi durano dai 30 secondi ai 5 minuti, ma può capitare che si prolunghino anche per mezz’ora.
Ci sono certi contesti che possono stimolare la comparsa delle vampate, come la permanenza in ambienti caldi, stress o l’assunzione di cibi e bevante caldi.
In particolare, quando le vampate di calore si presentano durante le ore notturne, prendono il nome di sudorazioni notturne.

Sintomi urinari
Tra le varie conseguenze della menopausa nel corpo femminile si verifica anche l’assottigliamento del rivestimento dell’uretra, con conseguente accorciamento dell’organo stesso.
Ne segue la possibilità di incorrere in diversi sintomi raggruppati sotto il nome di sindrome genitourinaria: atrofia vulvovaginale (di cui circa il 45% delle donne in post-menopausa ha fatto esperienza), secchezza vaginale, i sintomi del tratto urinario inferiore, dolore durante il rapporto sessuale e infezioni delle vie urinarie.
L’infezione delle vie urinarie può portare alla sensazione di bruciore durante la minzione. A proposito di minzione, se l’atrofia uretrale raggiunge uno stato piuttosto avanzato, continua ad essere generato lo stimolo ad urinare spesso.
Se di verificassero, invece, sintomi come perdite di urina durante episodi di tosse o sforzi, parleremmo invece di incontinenza urinaria.

Impatto sull’umore
Oltre ai vari sintomi fisici, durante la menopausa la donna può affrontare anche sintomi che vanno ad intaccare direttamente l’umore, determinando depressione, ansia, nervosismo, irritabilità e veri e propri cambiamenti dell’umore.
Questi sono tutti sintomi tipici della perimenopausa.
Sintomi perimenopausali
Parlando in particolare della fase della perimenopausa, i sintomi non sono necessariamente né lievi né gravi, bensì possono variare in intensità. Per quanto riguarda la durata nel lungo termine, anche quest’ultima è variabile, fluttuando dai 6 mesi circa ai 10 anni, se non di più.
Il primo sintomo a comparire è l’irregolarità mestruale, che può vedere o meno la comparsa dei cicli con diversi gradi di abbondanza, con la possibilità addirittura che non si presentino per mesi.
Durante la perimenopausa, inoltre, i sintomi della sindrome premestruale tendono a peggiorare, tra cui il gonfiore, irritabilità e emicranie mestruali.
Oltre ai sintomi precedentemente elencati, come le vampate di calore, la sudorazione notturna e la secchezza vaginale, possono presentarsi anche casi di insonnia – che in realtà spesso sono riconducibili alle vampate di calore e all’ansia – e cambiamenti nella pelle e nei capelli dovuti alla diminuzione della quantità di collagene.
Altri sintomi possono essere una maggiore sensibilità mammaria e un peggioramento delle emicranie in concomitanza al termine dei cicli mestruali o alla fase appena precedente.
Diagnosi della menopausa
Essendo la menopausa legata alla produzione degli ormoni e al termine del ciclo mestruale, viene solitamente diagnosticata nel momento in cui è trascorso un anno intero dalle ultime mestruazioni. Dunque, si valuta l’andamenti dei cicli mestruali recenti e solo in casi rari, si ricorre ad esami del sangue finalizzati alla misurazione dei livelli ormonali.
Tra i test diagnostici che, tuttavia, si rivelano essere decisivi per la conferma della menopausa e la funzionalità ovarica, troviamo il dosaggio dell’FSH, ovvero l’ormone follicolo-stimolante, che in seguito alla riduzione estrogenica aumenta la sua concentrazione nel sangue.
Un test non finalizzato alla conferma della menopausa, ma utile per avere un’idea chiara del tuo quadro clinico, può essere invece lo screening per l’osteoporosi, uno dei maggiori rischi di questo periodo.
Chiaramente, il momento di inizio della menopausa è puramente soggettivo e viene classificata anche in base a quando ha avvio:
- Menopausa prematura: in corrispondenza di un’età inferiore o pari a 39 anni
- Menopausa precoce: in corrispondenza di un’età compresa fra i 40 e i 45 anni
- Menopausa: in corrispondenza di un’età vicina ai 46 anni, come avviene di norma.
Quali sono i rischi e possibili complicanze della menopausa?
Il fatto che il corpo femminile non produca più estrogeni ha delle conseguenze che possono essere considerate più o meno rischiose.
- Patologie osteoarticolari e osteoporosi: l’osso si infragilisce, perde densità e aumenta la probabilità di incorrere in fratture. Soprattutto durante i primi cinque anni dopo la menopausa il livello di densità ossea tende a diminuire in maniera precipitosa;
- Aumento del rischio cardiovascolare, come ictus e infarto, causati dalla diminuzione degli estrogeni, che hanno un effetto protettivo sul cuore e sui vasi sanguigni;
- Patologie reumatologiche, a partire dal dolore articolare e dal rischio di infiammazione;
- Rischio di patologie autoimmuni, come l’artrite reumatoide o il peggioramento di patologie autoimmuni già presenti.
- Sindrome metabolica e diabete causate dalle alterazioni del metabolismo lipidico e dall’aumento dell’adiposità.
Anche se non rientra tra le patologie, un evento spesso correlato alla menopausa è l’aumento del peso corporeo, variabile da donna a donna, ma riguarda circa il 50% della popolazione femminile con oltre 50 anni in questa fase. L’aumento di peso è causato, in primis, dalla riduzione di estrogeni e, in secundis, da età e annesso rallentamento metabolico (Nappi, 2022; Ko, 2020).
Quindi è del tutto fisiologico se in questo periodo ti sembrerà di percepire un maggior senso di appetito e un accumulo di grasso sui fianchi.
Trattamento della menopausa
Il primo passo per risolvere le problematiche legate e causate dalla menopausa è riconoscere i sintomi. Quindi la prima indicazione che ti diamo è quella di iniziare a parlarne anche semplicemente con altre donne e, poi, consultare un medico.
Con trattamento della menopausa ci riferiamo al trattamento dei sintomi della menopausa che, dobbiamo tenere, sono diversi fra loro e devono essere considerati nella complessità delle loro caratteristiche.
Spesso possiamo trarre beneficio anche dai semplici cambiamenti delle abitudini quotidiane: se pensiamo ai sintomi vasomotori (vampate di calore e sudorazioni notturne), potresti iniziare a vestirti a strati, con indumenti leggeri, avere a portata di piccolo ventilatore portatile, evitare bevande e cibi caldi, caffeina, ma anche alimenti piccanti; anche l’interruzione del fumo è un buon punto di svolta.
Sempre per i sintomi vasomotori, ma anche per la secchezza vaginale e la prevenzione della perdita ossea, si può valutare la terapia ormonale sostitutiva (TOS/MHT). I medici non sono soliti a raccomandare in maniera leggera la terapia ormonale a causa della quantità di rischi che questa può causare, soprattutto nel caso di donne che non presentano i sintomi della menopausa.
È consigliato, quindi, parlarne accuratamente con il proprio medico per valutare anche in base alle proprie patologie mediche i fattori di rischio e gli eventuali benefici.
Oltre alla TOS, che rientra nella ormonoterapia, le donne hanno la possibilità di scegliere fra altre modalità di trattamento della menopausa:
- Terapia cognitivo-comportamentale, ovvero un particolare tipo di psicoterapia che interviene sui pensieri e comportamenti disfunzionali modificandoli, utile soprattutto per la gestione delle vampate e della sudorazione notturna;
- Ipnosi clinica svolta da un professionista sanitario, efficace nella riduzione della frequenza e dell’intensità delle vampate di calore, ma anche nel miglioramento della vita generale, andando a diminuire ansia e depressione;
- Farmaci non ormonali.
In realtà, le donne che ricorrono a terapie alternative a quelle ormonali sono circa il 50/75% di quelle che stanno affrontando la post-menopausa.
Anche l’agopuntura è considerata come un valido trattamento per i sintomi della menopausa, soprattutto in relazione alle vampate di calore, insonnia e sbalzi d’umore.

Nel trattamento della menopausa è importante adottare un approccio olistico per seguire un corretto percorso diagnostico-terapeutico affidandosi a medici esperti.
Misure generali
Abbiamo visto le possibilità di trattamento che la scienza propone, ma è la donna per prima a dover pensare di fare qualcosa per stare bene.
E come farlo se non a partire dalle proprie abitudini?
Approfondiremo ora diversi punti cardine su cui dovresti agire per prevenire o ridurre i disturbi associati alla menopausa.

Il primo modo è introdurre dei cambiamenti nella dieta, seguendo dunque un’alimentazione equilibrata, ricca di calcio e vitamina D per la salute delle ossa. L’assunzione di omega-3, antiossidanti e fitocomposti può essere di grande aiuto nella gestione delle alterazioni metaboliche (Ko, 2020).
Cerca, inoltre, di limitare gli zuccheri, il sale e i grassi saturi – presenti abbondantemente nelle carni rosse, nel burro, panna, formaggi grassi, prodotti da forno industriali, e alimenti di origine vegetale, come l’olio di palma e margarina.
Molto importante è anche mantenere uno stile di vita attivo, svolgendo regolarmente attività fisica, utile per prevenire l’osteoporosi, ma anche per migliorare l’umore e per il controllo del peso.
Se non lo fai, dovresti anche prestare molta attenzione all’igiene del sonno, ovvero l’insieme dei cambiamenti comportamentali atti a gestire i disturbi del sonno e migliorarlo, su cui tra l’altro anche l’attività fisica ha una buona influenza. Si dovrebbe, innanzitutto, limitare la quantità di tempo trascorso a letto per eliminare lunghi periodi di veglia notturna, stabilire un regolare programma di sonno-veglia e provare a introdurre una routine per calmarsi prima di coricarsi.
Per quanto riguarda le problematiche legate all’incontinenza urinaria, un’ottima soluzione per migliorare il controllo della vescia può essere lo svolgimento degli esercizi di Kegel, che consistono nella contrazione dei muscoli pelvici simulando il trattenimento dell’urina.
In aggiunta può essere utile limitare l’assunzione di liquidi in certi orari – ovvero prima di uscire o 3/4 ore prima di coricarsi – ed evitare cibi che irritano la vescica – come le bevande ricche di caffeina o cibi particolarmente speziati o salati.
In relazione, invece, alle vampate di calore, è utile invece ricercare dei metodi di raffreddamento, come l’utilizzo di ventilatori e chiaramente indumenti leggeri; cerca, inoltre di evitare alcol o cibi piccante, che potrebbero scatenare episodi di calore, o cambiamenti della tua dieta che non sai che reazioni potrebbero causare.
Per quanto riguarda la gestione della secchezza vaginale, nel caso in cui questa sia particolarmente fastidiosa o rendesse i rapporti sessuali fastidiosi, potresti pensare di ricorrere ai lubrificanti vaginali.
Da un punto di vista più generale, infine, devi pensare che anche eliminare gesti quotidiani come bere alcol e fumare sigarette, può portarti davvero tanti benefici, che non tarderai a notare (Burdock, 2021; Davis, 2022; Ko, 2020).
Farmaci
Come precedentemente introdotto, per alleviare i sintomi e prevenire le complicanze della menopausa, si ricorre spesso ai farmaci.
Vengono distinti in:
- Farmaci ormonali, tra cui le terapie ormonali sostitutive (TOS)
- Farmaci non ormonali
Tra i farmaci non ormonali si possono considerare come opzioni il farmaco anticonvulsivante gabapentin, la paroxetina, clonidina per l’ipertensione e le vampate di calore (Burdock, 2021).
Ci sono anche alcuni tipi di antidepressivi (come alcuni inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina e della norepinefrina), il farmaco per la vescica iperattiva osbutina e farmaci detti antagonisti del recettore della neurochinina.
Integratori erboristici o alimentari
Per alleviare la sintomatologia menopausale, si possono prendere in considerazione anche gli integratori erboristici o alimentari, utili soprattutto in relazione alle vampate di calore, irritabilità e sbalzi d’umore.
Delle opzioni sono i prodotti a base di soia odi cimicifuga racemosa (che da sempre sono alleati dei disturbi mestruali e della menopausa).
Si potrebbe pensare anche ad alcune erbe medicinali, come l’angelica cinese, l’enagra comune e il ginseng e, infine i cannabinoidi.
Gli esperti della menopausa raccomandano, inoltre, l’utilizzo, di alcuni ormoni che condividono quasi la medesima struttura molecolare degli ormoni prodotti dall’organismo, detti bioidentici di origine vegetale, come ignave e soia: in questo modo si evita la serie di preoccupazioni relative all’uso della terapia ormonale standard.
Terapia ormonale per la menopausa
La terapia ormonale sostitutiva (TOS) per la menopausa viene presa in considerazione per i sintomi dal livello medio al grave (TOS) – vampate di calore, sudorazione notturna, secchezza vaginale e osteoporosi.
Nonostante i benefici, è da considerare anche il fatto che potrebbe accrescere il rischio di sviluppare gravi disturbi.
Nel caso di donne ultrasessantenni o in menopausa da oltre 10 o 20 anni che ricorrono alla TOS è maggiore il rischio di coronopatia, ictus, demenza e trombi nelle gambe e nei polmoni.
In generale, quando i medici prescrivno la terapia ormonale, indicano il minor dosaggio necessario per il controllo dei sintomi e per il più breve periodo possibile necessario.
La terapia ormonale può includere:
- estrogeni,
- progestinico (come il progesterone o medrossiprogesterone acetato), simile al progesterone, ovvero l’ormone femminile prodotto dall’organismo
- entrambi
La terapia ormonale, a prescindere dal principio su cui sia basata, è programmata per riportare l’organismo a uno stato di equilibrio il più possibile simile al periodo precedente alla menopausa, agendo direttamente sui sintomi.
In riferimento alla TOS assunta solo per prevenire l’osteoporosi, tuttavia, non è una prescrizione comune da parte dei medici, poiché la soluzione migliore è in questo caso l’assunzione di bifosfonato, che aumenta la massa ossea riducendo la quantità di osso che, nel processo di rigenerazione ossea, l’organismo distrugge (Davis, 2022; Santoro, 2020; Burdock, 2021).
Estrogeni con o senza progestinico: potenziali rischi e benefici
In particolare, gli estrogeni agiscono in maniera positiva sull’alleviamento delle vampate di calore, delle infezioni delle vie urinarie, sulla prevenzione o sul trattamento della secchezza vaginale e sulla difesa o rallentamento dell’osteoporosi.
Solitamente, gli estrogeni vengono assunti con un progestinico: non farlo aumenta il rischio al tumore dell’endometrio nelle donne che non hanno subito un’isterectomia, ossia che hanno ancora l’utero.
Analizziamo ora gli estrogeni con relativi benefici e rischi.
ESTROGENI | |
BENEFICI | RISCHI |
– Efficace per le vampate di calore – Utile per la prevenzione e trattamento di secchezza e assottigliamento dei tessuti vaginali – Le forme di estrogeni che vengono inserite in vagina possono alleviare le frequenti infezioni delle vie urinarie o il bisogno urgente di urinare – Aiutano a prevenire o rallentare la progressione dell’osteoporosi |
– Carcinoma mammarioIctus – Trombi nelle gambe o nei polmoni – Disturbi della cistifellea – Incontinenza urinaria |
Si ritiene che diminuiscano i rischi associati alla terapia ormonali nel caso si utilizzino dosi minori di estrogeni. Potrebbe essere, dunque, una buona opzione optare per creme o compresse o anelli a base di estrogeni che hanno effetti minori rispetto agli estrogeni sotto forma di pillole o cerotti cutanei, che invece agiscono su tutto l’organismo.
Se valutiamo, invece, la differenza fra la somministrazione con cerotti cutanei o anelli vaginali e forme orali, le prime presentano un rischio inferiore di trombi, ictus e disturbi della cistifellea.
Costituisce invece un’eccezione l’anello vaginale con dose piena, visto che effetti su tutto l’organismo e viene quindi optato come opzione per i sintomi generali della menopausa.
Si raccomanda comunque, alle donne con carcinoma mammaria, coronaropatia o coaguli di sangue nelle gambe, che hanno avuto ictus o che sono esposte al rischio, di non assumere terapie a base di estrogeni.
Progestinici: benefici e rischi
Analizziamo invece i progestinici, con benefici e rischi annessi.
PROGESTINICI | |
BENEFICI | RISCHI |
– Prevengono il tumore all’endoometrio nelle donne che posseggono ancora l’utero e che assumono estrogeni -In dosi elevate possono alleviare le vampate di calore, anche se non tanto quanto gli estrogeni – Rischio minore di trombi rispetto agli estrogeni |
– Possono aumentare il livello di colesterolo LDL o “cattivo” – Possono aumentare il rischio di coaguli nelle gambe e nei polmoni |
Effetti collaterali della menopausa
Il ricorso agli estrogeni e ai progestinici, in particolar modo se in alte dosi, può avere degli effetti collaterali:
- nausea
- sensibilità mammaria
- cefalea
- ritenzione idrica
- alterazioni dell’umore
Prevenire o ridurre i disturbi associati alla menopausa
Vogliamo darti ora dei piccoli consigli che puoi seguire durante le tue giornate, senza stravolgere la tua vita ma ottenendo dei risultati.
È giusto porre l’attenzione sulle abitudini che costituiscono la tua routine che, con qualche piccola modifica possono portarti a ridurre i sintomi della menopausa, o a prevenirli se non li stai ancora affrontando.
Ecco i consigli del team di Menostop:
- Consumare 5 pasti al giorno. Perché 5 pasti? Questo tipo di distribuzione ti permetterà di assumere porzioni adeguate e i nutrienti necessari.
- Evitare di abbondare con il sale. L’eccesso di sale favorisce un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e la ritenzione idrica.
- Bevi almeno 2 litri di acuqa al giorno. Devi considerare l’acqua come l’elemento che mantiene vive le cellule del tuo corpo, oltre ad essere un importante alleato contro la ritenzione idrica e gonfiore.
- Fai attività fisica. Cerca di allenarti quotidianamente, praticando lo yoga e esercizi di rilassamento.
- Fai ginnastica mentale per contrastare eventuali deficit cognitivi. Fare spesso le parole crociate, leggere o scrivere può aiutare a prevenire mancanza di memoria e difficooltà di concentrazione.
- Introduci nella tua dieta frutta e verdura di stagione. Ti forniranno l’apporto corretto di vitamine e minerali.
- Mantieniti attiva passeggiando. Prediligi passeggiate nella natura, non solo per rilassarti, ma anche per ridurre i dolori articolari e il rischio di osteoporosi.
- Integra la tua dieta con la vitamina D. Questa può aiutarti con l’assorbimento di calcio, fosforo e magnesio a livello intestinale, oltre al favorimento delle difese immunitarie.
- Limita il consumo di alcol e il fumo.
- Evita di esagerare con gli zuccheri e i dolci.
Come Menostop può aiutarti
Dopo aver letto questo articolo ti è ancora più chiaro quanto la menopausa sia complessa con sintomi e rischi che variano tra le donne, sebbene sia una fase del tutto naturale.
Una gestione personalizzata, che includa terapie ormonali, alternative farmacologiche e interventi sullo stile di vita, è fondamentale per migliorare la qualità della vita e prevenire complicanze a lungo termine.
Con il metodo Menostop, un team di professionisti esperti è qui per aiutarti a ritrovare benessere e forma, personalizzando il tuo percorso in maniera olistica.
Non aspettare oltre: scopri come un approccio scientifico e su misura può trasformare la tua salute e il tuo equilibrio in menopausa.
Menostop è la soluzione. E non siamo noi a dirlo, ma le donne che ci hanno scelto.

FAQs
Come si capisce quando si va in menopausa?
La menopausa si manifesta con l’interruzione definitiva del ciclo mestruale, solitamente dopo 12 mesi consecutivi di assenza di mestruazioni.
Quali sono gli 8 disturbi della menopausa?
Ecco l’elenco degli 8 disturbi più comuni associati alla menopausa:
- Ciclo mestruale irregolare
- Vampate di calore e sudorazioni notturne
- Sbalzi d’umore
- Secchezza vaginale
- Disturbi del sonno
- Aumento di peso
- Calo della libido
- Stanchezza e affaticamento
A che età si va in menopausa?
Generalmente l’interruzione delle mestruazioni, che coincide con l’inizio della menopausa, si verifica tra i 45 e i 55 anni. L’età media si aggira intorno ai 51 anni.
Quando si è in menopausa si possono avere rapporti completi?
Assolutamente sì, è possibile avere rapporti completi anche in menopausa. Potrebbero tuttavia esserci alcuni cambiamenti fisici a causa dei cambiamenti ormonali. Potresti quindi notare della secchezza vaginale, che potrebbe rendere i rapporti più fastidiosi o dolorosi, ma non necessariamente.
È possibile che una malattia o una terapia causino una menopausa anticipata?
Sì, è possibile che una malattia o una terapia anticipino l’arrivo della menopausa. Si tratta in questo caso menopausa iatrogena o precoce e si può presentare a seguito di interventi chirurgici, come l’asportazione delle ovaie; oppure, anche a causa di trattamenti medici, come la chemioterapia o la radioterapia.
Esistono terapie alternative efficaci per la menopausa?
Sì, esistono delle terapie efficaci per la menopausa. Purtroppo dobbiamo farti presente, però, che queste terapie hanno un’efficacia soggettiva e gli effetti possono variare da persona a persona.
Alcuni esempi sono:
- la TOS (terapia ormonale sostitutiva), la più efficace contro i sintomi menopausali;
- fitoestrogeni;
- cimifuga racemosa
- agnocasto
- terapie non ormonali
- agopuntura
- tecniche di respirazione
- ormoni bioidentici
Cosa si può fare per i sintomi urinari?
Per l’alleviamento dei sintomi urinari è consigliato:
- bere molta acqua
- urinare regolarmente
- evitare indumenti stretti e irritanti
- mantenere una buona igiene intima, con detergenti delicati e movimenti che evitino la contaminazione fecale
- applicare impacchi caldi sulla zona pelvica per alleviare il dolore
- ridurre il consumo di alcol, caffeina e cibi piccanti
- integratori a base di mirtillo possono aiutare a prevenire l’adesione dei batteri alla parete della vescica
- l’assunzione di probiotici può aiutare e riequilibrare la flora batterica intestinale, prevendo la proliferazione di batteri patogeni
Bibliografia
Stuenkel, C. What is menopause?. Menopause. 2024; 31 9. https://doi.org/10.1097/GME.0000000000002416
Davis, S., & Baber, R. Treating menopause — MHT and beyond. Nature Reviews Endocrinology. 2022; 18. https://doi.org/10.1038/s41574-022-00685-4
Santoro, N., Roeca, C., Peters, B., & Neal-Perry, G. The Menopause Transition: Signs, Symptoms, and Management Options.. The Journal of clinical endocrinology and metabolism. 2020 https://doi.org/10.1210/clinem/dgaa764
Monteleone, P., Mascagni, G., Giannini, A., Genazzani, A., & Simoncini, T. Symptoms of menopause — global prevalence, physiology and implications. Nature Reviews Endocrinology. 2018; 14. https://doi.org/10.1038/nrendo.2017.180
Burdock, M. Menopause. Menopause. 2021 https://doi.org/10.5325/j.ctv2321hkc.5
Nappi, R., Chedraui, P., Lambrinoudaki, I., & Simoncini, T. Menopause: a cardiometabolic transition.. The lancet. Diabetes & endocrinology. 2022 https://doi.org/10.1016/S2213-8587(22)00076-6
Ko, S., & Kim, H. Menopause-Associated Lipid Metabolic Disorders and Foods Beneficial for Postmenopausal Women. Nutrients. 2020; 12. https://doi.org/10.3390/nu12010202
Green R, Santoro N. Menopausal Symptoms and Ethnicity: The Study of Women’s Health across the Nation. Women’s Health. 2009;5(2):127-133. doi:10.2217/17455057.5.2.127